45,292 EUR – questa è la somma media che il governo ungherese ha dato alle grandi imprese per creare un nuovo lavoro
52 aziende hanno ricevuto 105 miliardi di fiorini (quasi 300 milioni di euro) dal Ministero degli Affari Esteri e del Commercio, distribuendo le indennità concesse dal governo alle grandi imprese. Nessuno conosce i dettagli del processo, solo il risultato: quanti soldi ha ricevuto un’azienda e quanti nuovi posti di lavoro ha promesso in cambio.
Secondo g7.hu, l'importo complessivo delle imposte sulle società che il bilancio ungherese ha ottenuto dalle società è stato di 303 miliardi di fiorini, ovvero 1/3 dell'importo sopra menzionato. Nel frattempo, ad esempio, il sistema giudiziario ungherese riceve 136 miliardi di fiorini dal bilancio statale. Nel complesso,
i 300 milioni di euro che il governo ha donato a 52 aziende rappresentano un aiuto finanziario molto generoso.
Inoltre, la maggior parte delle aziende favorite sono multinazionali, anche se il governo dice sempre che vorrebbero sostenere le imprese ungheresi. È interessante notare che non solo il volume del sostegno finanziario è in aumento da anni, ma anche il denaro medio che il governo paga per la creazione di un nuovo posto di lavoro.
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L’unica differenza tra i governi socialisti (prima del 2010) e Fidesz è che quest’ultimo concede tali agevolazioni anche alle aziende ungheresi. Tuttavia, tutte le aziende ne ricevono di più
le multinazionali non hanno perso un centesimo
dopo che le aziende ungheresi si sono unite al club dopo il 2010. Dal 2004, le aziende tedesche hanno ricevuto il 34% di tali indennità mentre le aziende ungheresi seguono in seconda posizione con il 19%.
Nel 2019 alcune aziende non hanno nemmeno promesso di creare nuovi posti di lavoro. Così, ad esempio, il gruppo Robert Bosch ha ottenuto 7.2 miliardi di fiorini (20.3 milioni di euro) o l'Egis 1.1 miliardi di fiorini (3.1 milioni di euro). Il Ministero ha detto che danno soldi non solo per nuovi posti di lavoro ma anche
per il mantenimento di quelle già esistenti e per l’aumento della produttività.
G7.hu afferma che anche se molte aziende hanno promesso di creare nuovi posti di lavoro, alcune non hanno soddisfatto tale requisito. Inoltre, in 13 aziende il numero dei dipendenti è diminuito. Inoltre, solo quattro aziende impiegano il numero di persone promesso nei contratti con il ministero.
G7.hu ha sottolineato che il sistema non è molto efficace perché se arriva una depressione, le aziende licenziano i dipendenti, quindi il sostegno statale è stato vano. Nel caso della Audi Hungaria Ltd.,
i contribuenti ungheresi finanziavano un posto di lavoro su quattro
e ciascuno di essi è costato 11 milioni di fiorini (31,100 euro). Nel frattempo, Audi è molto redditizia in Ungheria con un tasso di profitto del 4.8%.
G7.hu conclude che non esiste alcuna strategia dietro il sostegno statale, anche se i 456 miliardi di fiorini (1.29 miliardi di euro) sarebbero stati sufficienti per riformare interi settori dell'economia ungherese.
Fonte: g7.hu
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Commenti
certo, ha perfettamente senso... dobbiamo pagare le persone per mantenere i posti di lavoro... L'Ungheria non è una destinazione attraente per gli investimenti, perché le cose non sono cambiate radicalmente negli ultimi 20 anni: infrastrutture scadenti, scuole pessime, assistenza sanitaria in bancarotta, corruzione sistemica. burocrazia, troppi imbrogli, tassazione eccessivamente complessa, imposte elevate sul reddito, legislazione imprevedibile/arbitraria, tribunali non indipendenti... in altre parole: troppo improduttivo...
Il sostegno del governo va soprattutto alle multinazionali? Anche in questi giorni di forte crisi? Abbastanza imbarazzante, soprattutto quando il governo è nelle mani di persone che dicono costantemente di essere contro le multinazionali ea favore delle piccole imprese ungheresi….