Ancora nell'aria il destino di 10 istituzioni ministeriali di sostegno
Budapest (MTI) – Una decisione sul futuro di dieci delle 73 istituzioni statali che forniscono supporto ai ministeri ungheresi deve ancora essere presa, ha detto giovedì il capo dell’ufficio governativo.
I ministeri sono pronti a integrare il resto con l'obiettivo di ridurre la burocrazia, ha detto János Lázár.
Il governo sta valutando la possibilità di istituire una struttura amministrativa composta da ministeri, uffici governativi e uffici provinciali. I ministeri dovranno decidere nei prossimi giorni o settimane quali istituzioni non rientrano in questo sistema, ha dichiarato Lázár in una conferenza stampa settimanale.
Lázár ha detto che dopo l'integrazione il numero dei dipendenti dirigenti diminuirà sicuramente. Coloro che si trasferiranno ai ministeri avranno una retribuzione inferiore. Anche i segretari di Stato guadagnano meno degli attuali dirigenti delle istituzioni di sostegno, ha detto. La classificazione salariale dei dirigenti delle aziende statali è ancora in corso e i voti saranno adeguati alle medie di Visegrad Four.
Nel frattempo, Lázár ha affermato che quest'anno i produttori lattiero-caseari potranno contare su speciali sussidi statali e che il governo ha già autorizzato il ministro dell'Agricoltura a presentare una proposta su come aiutare il settore.
È stato dato il via libera per collegare la tangenziale M0 di Budapest collegata all'autostrada M40 e ampliarla a quattro corsie fino alla città di Abony, 85 km a sud-est di Budapest, ha detto.
Rispondendo ad una domanda sul prestito di opere d'arte del Museo di Belle Arti, ha detto che il museo ha attualmente circa 3,000 contratti di prestito, di cui 1,200 con enti statali e il resto con privati e aziende. In relazione a notizie di stampa riguardanti opere d'arte prestate ad Árpád Habony, consigliere informale del primo ministro Viktor Orbán, ha detto: “siamo felici che nel mondo di oggi, nel 21° secolo, ci siano persone interessate all'arte del 18° secolo”.
In relazione alle nuove notizie sulla possibilità che una statua a Bálint Hóman, associata alle leggi antiebraiche della Seconda Guerra Mondiale, possa effettivamente essere costruita, nonostante le proteste in patria e all’estero, Lázár ha detto che, in linea con la costituzione, le persone che hanno collaborato le azioni che hanno portato l’Ungheria a perdere la sua sovranità tra il 2 marzo 19 e il maggio 1944 non devono essere approvate.
Fonte: http://mtva.hu/hu/hungary-matters
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