L’11° Festival Internazionale del Documentario di Budapest inizia con un omaggio alle storie vere – FOTO + VIDEO

L'11° Budapest International Documentary Festival (BIDF) è stato lanciato ufficialmente il 25 gennaio al Cinema City Mammut, celebrando il suo impegno nella narrazione attraverso la lente dei documentari creativi. Il giorno di apertura, a cui hanno partecipato celebrità e appassionati di cinema, ha dato il tono al festival della durata di una settimana che cerca di informare, ispirare e portare in primo piano storie mai raccontate.

Grande apertura dell'11° Festival Internazionale del Documentario di Budapest

Il direttore del festival Ági Sós, insieme al Festival Internazionale del Documentario di Budapest team, ha aperto l'evento sottolineando l'importanza di coltivare l'amore per i documentari tra i giovani spettatori. Sós ha evidenziato la tradizione annuale del Budapest International Documentary Festival di invitare gli studenti, sottolineando che introdurre questa forma d'arte ai giovani è fondamentale per promuovere una cultura di cittadini informati ed empatici.

Il pubblicista Róbert Puzsér, ambasciatore civile del Budapest International Documentary Festival di quest'anno, ha poi fatto commenti diretti, spesso taglienti e schietti, sulle difficoltà che deve affrontare il cinema documentario ungherese, citando la mancanza di sussidi governativi come uno dei maggiori ostacoli.

Aggiungendo un tocco personale, il team e i collaboratori hanno condiviso diversi aneddoti dietro le quinte sull'organizzazione del festival. Gergely Őrsi, sindaco del Distretto II, ha iniziato il suo discorso con una citazione di Alfred Hitchcock:

“Nei lungometraggi il regista è Dio; nei documentari Dio è il regista,”

Il sindaco ha riflettuto sul potere del cinema documentario di illuminare il mondo reale, un mondo spesso trascurato dalle narrazioni romanzate dei lungometraggi. Questo sentimento ha perfettamente incapsulato l'ethos del festival.

Onorare il veterano regista ungherese con il Lifetime Achievement Award 

Un momento clou dell'inaugurazione del Budapest International Documentary Festival è stata la consegna del Lifetime Achievement Award al regista ungherese Sandor BuglyaSebbene l'acclamato critico cinematografico Gábor Gelencsér non abbia potuto essere presente, le sue sentite parole sono state lette al pubblico.

Gelencsér ha elogiato la straordinaria versatilità di Buglya, descrivendolo non solo come un regista, ma come un "dottore" del cinema. I contributi di Buglya al cinema ungherese nel corso dei decenni sono leggendari, con un corpus di opere che abbraccia più di 50 anni, toccando le vite degli ungheresi rurali, delle vittime della storia e dei rivoluzionari che hanno plasmato il passato del paese. Il suo lungo elenco di successi include il suo ruolo di regista, direttore della fotografia, produttore, educatore e mentore di innumerevoli studenti.

Evidenziare: Il cielo sopra Zenica

La serata di apertura del festival si è conclusa con la proiezione di Il cielo sopra Zenica, un potente documentario di Nanna Frank Møller e Zlatko Pranjic. Questo lungometraggio racconta la lotta durata sette anni di Eko Forum, un'organizzazione di cittadini di Zenica, Bosnia ed Erzegovina, che lotta per ritenere responsabile un'enorme acciaieria per l'inquinamento che ha reso la loro città il secondo angolo più tossico del mondo dopo la Corea del Nord.

Il film fonde una narrazione intima con una critica sistemica, seguendo l'attivista Samir Lemes e la battaglia del suo gruppo per la giustizia contro forze apparentemente insormontabili di indifferenza aziendale e governativa. Mentre il fumo dell'impianto oscura la città, influendo sulla salute e sui mezzi di sostentamento, ogni altro residente soffre di cancro o altre malattie croniche, sottolineando il terribile costo umano dell'inquinamento industriale incontrollato.

Il pubblico è stato trascinato nelle realtà viscerali di Zenica, dove la tragedia ecologica incontra la necessità economica. I registi hanno catturato sia la disperazione che la resilienza di coloro che si rifiutano di arrendersi, presentando una storia che risuona ben oltre Zenica, offrendo lezioni di attivismo e il potere del cambiamento guidato dalla comunità.

Puoi guardare il trailer qui sotto:

Coinvolgere il pubblico in tutta l'Ungheria

L'evento di apertura è stata un'introduzione appropriata al Budapest International Documentary Festival di quest'anno, che promette di presentare un'incredibile gamma di film documentari da tutto il mondo. Il motto del festival per il 2025, “Anche dentro di te c’è un film” racchiude la sua missione: mettere in luce le storie spesso trascurate di persone comuni, le cui lotte e i cui trionfi costituiscono la spina dorsale del cinema documentario.

Con 60 film selezionati per il festival di quest'anno, la scaletta promette di esplorare la condizione umana da una varietà di prospettive. Tra i film di spicco c'è Un altro salto, che segue due atleti palestinesi alle prese con le scelte che plasmano il loro futuro. Da sola racconta la toccante storia di un giovane ragazzo iraniano che si prende cura della sua famiglia in un villaggio conservatore, mentre Guarigione sessuale offre un viaggio intimo alla scoperta di sé per una donna con disabilità fisica avanzata in cerca di una connessione. Manifesto esplora le complessità dell'adolescenza nella Russia di Putin attraverso gli occhi degli adolescenti, e Pellicano blu riporta gli spettatori nell'Ungheria degli anni '1990, dove un gruppo di giovani ribelli scopre il prezzo della libertà tramite biglietti del treno falsi. Ogni film offre una prospettiva unica, coinvolgendo il pubblico con storie sentite da tutto il mondo.

Mentre il Budapest International Documentary Festival si svolge, il pubblico avrà l'opportunità di interagire con i film e i loro creatori attraverso sessioni di Q&A dopo ogni proiezione, aggiungendo una dimensione unica all'esperienza. Il Budapest International Documentary Festival continuerà a ospitare proiezioni in tutta l'Ungheria, comprese 11 città fuori Budapest, assicurando che i potenti messaggi di questi film raggiungano un pubblico ampio e diversificato.

Per il programma completo del festival, visita Programma BIDF.

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