La riunione dell'Iniziativa centroeuropea promuove il turismo religioso transfrontaliero
I rappresentanti del Comitato generale per gli affari culturali dell'Iniziativa centroeuropea (CEI) hanno discusso venerdì a Budapest delle prospettive di potenziamento della cooperazione culturale e del turismo transfrontaliero.
I deputati parlamentari dei 17 Stati membri della CEI, il più grande quadro non istituzionalizzato per le relazioni interstatali della regione, hanno concordato di avviare diversi nuovi programmi nel turismo culturale Compreso l'organizzazione di pellegrinaggi, ha detto a MTI il capo della delegazione ungherese.
I rappresentanti dell'agenzia turistica ungherese hanno dichiarato all'incontro che il 2018 è stato un anno record per il settore turistico del paese, ha affermato Richárd Horcsik. L'Ungheria è una delle destinazioni più sicure dell'Europa centrale, ha aggiunto.
I partecipanti hanno adottato una dichiarazione conclusiva sull'ulteriore impulso al turismo che, in quanto settore strategico, contribuisce ad aumentare il PIL di ogni Stato membro. Hanno inoltre adottato raccomandazioni basate sull'esperienza dell'Ungheria che le delegazioni sottoporranno ai rispettivi governi, ha affermato Horcsik.
Fondata a Budapest nel novembre 1989, CEI festeggia quest'anno il suo 30° anniversario.
I suoi membri sono Albania, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia, Moldavia, Montenegro, Macedonia del Nord, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia e Ucraina.
L'obiettivo principale del gruppo è quello di promuovere la cooperazione regionale, l'integrazione europea e l'adesione dei suoi Stati non membri dell'UE al blocco.
Immagine in primo piano: www.facebook.com/Csíksomlyóibúcsú
Fonte: MTI
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