Direzione per la protezione dei consumatori in Romania: “Niente sapore Szekler”
2000 lei di multa per un'azienda che distribuisce prodotti alimentari commercializzati come aromatizzati Szekler.
“Non esiste il sapore Szekler, gli alimenti possono essere solo dolci, amari o aspri”, ha dichiarato Mircea Diacon, direttore della Counsumer Protection Directorate della contea di Covasna, dopo aver multato un'azienda locale per aver commercializzato alcuni dei suoi alimenti come “aroma Szekler”, obbligandola a cambiare l'etichetta del prodotto. L'azienda, dove sono stati trovati anche generi alimentari scaduti, è stata multata per 2000 lei. Alla domanda se ritenesse che il termine “sapore Szekler” possa essere utilizzato come slogan di un prodotto, Diaconu ha risposto che “oggigiorno il termine Szekler viene utilizzato in maniera sempre più ridicola, è possibile che presto compaiano anche la carta igienica Szekler o il cimitero Szekler. Non è appropriato usare questo termine quando si parla di alimenti”. Ha anche chiesto ironicamente a uno dei giornalisti se avesse mai assaggiato uno Szekler.
Allo stesso tempo, ha rifiutato di commentare il fatto che altre aziende abbiano commercializzato i loro prodotti come "aroma rumeno", ad esempio la famiglia di prodotti "Gusturi Românesti" della multinazionale Mega Image. Non sono state comminate multe per la commercializzazione di prodotti alimentari detti aromatizzati alla rumena, né per “muschi tiganesc” (carne di zingari) o “salam sasesc” (salame sassone). Quindi la multa è chiaramente discriminatoria.
Il titolare dell'azienda sanzionata, István Mózes, ha dichiarato che le etichette in questione erano sia in rumeno che in ungherese, e che gli ispettori della Direzione per la protezione dei consumatori hanno supervisionato la sua azienda molte volte in passato e hanno espresso il loro malcontento per il nome dei prodotti. Dopo che si è rifiutato di cambiare il nome delle derrate alimentari, hanno eseguito un'ispezione approfondita, fino a quando non hanno trovato un motivo legale per multarlo. Ha anche detto di trovarsi costretto a cambiare il nome dei prodotti, perché non vuole sfidare le autorità.
Foto: www.zold-turizmus.hu
Fonte: https://www.facebook.com/mikoimre3szek
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