Frankfurter Allgemeine Zeitung – PM Orban: Chi è invaso non può accogliere nessuno
Berlino, 3 settembre (MTI) – Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha avvertito l’Europa che l’attuale crisi migratoria potrebbe innescare una “esplosione” e ha difeso la decisione dell’Ungheria di costruire una recinzione lungo il confine meridionale con la Serbia, in un commento pubblicato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung su Giovedì.
“Quello a cui assistiamo oggi minaccia l’Europa intera con un’esplosione”, ha detto il premier, sottolineando che quest’anno sono arrivati in Ungheria quasi 150,000mila “immigrati clandestini”, “tre volte e mezzo di più rispetto al 2014 e l’anno non è ancora finito”.
“L'Europa non è più soffocata dalla 'questione dei rifugiati' o dalla 'situazione dei rifugiati', ma minacciata da una migrazione dell'era moderna i cui rinforzi sono illimitati dal punto di vista europeo”, ha affermato.
Orban ha sottolineato che l'immigrazione è anche un business redditizio, sfruttato da bande criminali pericolose e senza scrupoli, che hanno guadagnato quasi 16 miliardi di euro e hanno causato la morte di 30,000 migranti dal 2000.
“Ciò che sta accadendo in alto mare, sulle strade e lungo i nostri confini è disumano, e ciò che sta facendo l’Europa è una follia”, ha affermato.
Orban ha attribuito all’UE la colpa di quella che ha definito una politica di immigrazione “inappropriata”.
“Tutti i politici europei che, promettendo una vita migliore, incoraggiano gli immigrati a lasciarsi tutto alle spalle e dirigersi verso l’Europa rischiando la vita, sono irresponsabili”, ha affermato.
Orban ha avvertito l’Europa che sarebbe stata sconfitta in una “lotta cruciale” se non riuscisse a ritornare sulla “strada della mente sobria”.
Il primo ministro ha affermato che la priorità dovrebbe essere data alla protezione delle frontiere esterne e ha definito l'area Schengen una delle più grandi conquiste dell'integrazione europea. Per i mitteleuropei, ha affermato, la libera circolazione all’interno della zona è una “esperienza di libertà” e quindi “molto importante”.
La mancata protezione dei confini, tuttavia, potrebbe mettere in pericolo il regime di Schengen, ha affermato Orban, definendo “piuttosto deprimente” il fatto che, a parte ungheresi e spagnoli, “nessuno voglia proteggere i confini dell'Europa”.
L’Europa “dovrebbe capire che chi è invaso non può accogliere nessuno. E ora c’è un’invasione”, ha detto.
Qui sta l’importanza della recinzione che “noi ungheresi stiamo costruendo”. Non per divertimento ma per necessità”, ha detto il premier, definendo la struttura una “linea di difesa”. derivanti dall’accordo di Schengen”.
Il primo ministro ha affermato che l’immigrazione è “ovviamente anche una questione di democrazia”, aggiungendo che “l’Europa non può andare contro la volontà dei cittadini”, ma in questo momento la posizione della maggior parte dei governi europei non riesce a riflettere la volontà dei cittadini europei.
"La gente vuole che teniamo la situazione sotto controllo e proteggiamo i nostri confini", ha detto Orban, sottolineando che questa è la massima priorità dell'Ungheria. Qualsiasi altra questione, come la questione di quante persone l’Ungheria intende accogliere o se il sistema delle quote debba essere implementato, “dovrebbe essere discussa solo una volta che saremo riusciti a arginare il flusso di migranti”, ha affermato.
I migranti “sono stati cresciuti sotto una religione diversa, il che significa che rappresentano una cultura fondamentalmente diversa dalla nostra”, ha detto il primo ministro, sottolineando che la maggior parte dei migranti sono musulmani. “Questo è importante perché l’Europa e l’essere europei affondano le loro radici nel cristianesimo”, ha aggiunto Orban. “Oppure non è già abbastanza preoccupante il semplice fatto che la cultura cristiana europea sia a malapena in grado di sostenere i valori del continente? Se perdiamo di vista questo aspetto, i nostri valori potrebbero finire per essere in minoranza nel nostro stesso continente”, ha affermato Orban.
Foto: MTI
Fonte: http://mtva.hu/hu/hungary-matters
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