Spox del governo: "L'Ungheria non cederà al ricatto a sfondo politico"
Il governo ungherese non cederà a nessun ricatto perché sa esattamente che dietro ci sono motivazioni politiche, ha detto ai media pubblici ungheresi Zoltán Kovács, segretario di Stato per la comunicazione e le relazioni internazionali, dopo un incontro ministeriale V4 a Budapest venerdì.
A Kovács è stato chiesto di rispondere ai suggerimenti secondo cui "i giornalisti stranieri forniscono rapporti distorti sull'Ungheria, Bruxelles sta applicando doppi standard [contro alcuni Stati membri dell'UE] e punisce i paesi che non si comportano nel modo previsto da loro".
Kovács ha accusato "gli scioccanti principi operativi di una rete [globale]", una federazione internazionale che comprende migliaia di giornali, servizi di notizie e organi di informazione".
Includono prestigiose testate giornalistiche, come Financial Times, Le Monde, New York Times e Die Welt, che sono state considerate influenti negli ultimi decenni, ha affermato, aggiungendo che ora
"per meri interessi politici, questi canali hanno iniziato a trasmettere al pubblico rapporti soggettivi con fatti distorti" sull'Ungheria.
“E quando questa pratica continua per anni, ha ovviamente un impatto sull'immagine generale del Paese interessato. Questo è il motivo per cui non dovremmo essere sorpresi di vedere le decisioni politiche prese nell'UE", ha affermato Kovács, riferendosi alle recenti risoluzioni che riguardano Ungheria e Polonia.
Il segretario di Stato non ha escluso che l'ingerenza straniera nelle imminenti elezioni generali in Ungheria non avrebbe assunto la forma di “eventi spettacolari”, ma ha applicato continuamente metodi e strumenti di discredito.
"Negli ultimi anni è diventato chiaro che uno di quei metodi consisteva nel minacciare [Ungheria e Polonia] di trattenere il pagamento dei fondi dell'UE mentre tutti sapevano che nessuno di questi due paesi aveva problemi individuali o sistemici con lo stato del governo di legge".
"Ma non soccomberemo a nessun ricatto perché sappiamo esattamente che sono motivati politicamente", con reti globali e persone influenti dietro che hanno "un'agenda politica fondamentalmente diversa e intenzioni malevole contro l'Ungheria che hanno dimostrato più volte negli ultimi anni e decenni”, ha detto Kovács.
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Fonte: MTI
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