Il governo ungherese ha acquistato ventilatori cinesi noti per essere pericolosi
Nella primavera del 2020, al momento della transazione, era già noto che un tipo di ventilatore non soddisfaceva i requisiti di un utilizzo sicuro e che i suoi difetti potevano mettere in pericolo anche la vita dei pazienti.
Come indicato nel articolo di 24.hu, il governo ungherese ha acquistato ventilatori cinesi dall'uomo d'affari malese Vinod Sekhar per un totale di 178 miliardi di HUF (501 milioni di euro) durante la prima ondata di coronavirus. La spedizione di 6,258 macchine è arrivata in Ungheria tramite GR Technologies, una società di proprietà di Sekhar.
Secondo il Malesia Adesso portale di notizie,
già al momento dell'ingente acquisto da parte dell'Ungheria si sapeva che uno dei modelli venduti da Sekhar non soddisfaceva i requisiti di sicurezza d'uso e che i suoi difetti potevano addirittura mettere in pericolo la vita dei pazienti.
Il suddetto modello è lo Shangrila 510S. Nel Regno Unito è stato pubblicato un rapporto di 60 pagine sull'indagine sulla macchina. A seguito delle preoccupazioni sollevate nel rapporto, il Dipartimento della Salute ha ritirato dall'uso 750 ventilatori.
Secondo l'articolo di MalaysiaNow, anche il modello SH300 incluso nella spedizione ungherese è stato segnalato in Colombia per avere seri problemi. Secondo quanto riportato nel Paese,
almeno sei persone sono rimaste uccise dal modello, poiché le macchine si sono fermate inaspettatamente in più occasioni e hanno trasmesso dati errati.
24.hu dice che non si sa esattamente quanto Sekhar alla fine abbia guadagnato dall'accordo ungherese, ma poco dopo aver consegnato i ventilatori, ha acquistato uno yacht di lusso e un jet privato Bombardier BD-700-1A10.
Sempre nel novembre dello scorso anno, MalaysiaNow ha riferito che le autorità malesi avevano fatto irruzione negli uffici del quartier generale di Sekhar a Kuala Lumpur. Secondo il giornale, l'uomo d'affari miliardario era indagato con l'accusa di riciclaggio di denaro.
Come riportato in mfor.hu articolo, in Ungheria, la maggior parte dei 16,000 ventilatori acquistati durante l'epidemia si trovano in strutture di stoccaggio e il Ministero degli Affari Esteri ha iniziato a vendere e dare via l'eccedenza.
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Fonte: 24.hu, mfor.hu, MalesiaNow
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Commenti
Immagino che l'Ungheria eccelle anche nell'acquisto di ventilatori!
Dato che quei ventilatori erano noti per essere investigatori, perché il PCC li stava vendendo all'Ungheria?
Al costo di circa 80,000 euro per ventilatore, più l'incommensurabile costo delle vite perse.