Politico ungherese: semaforo verde UE per piano di ripresa 'grande passo avanti'
L'approvazione da parte dell'UE del piano di ripresa dell'Ungheria, come riportato dalla stampa, "è un grande passo avanti", ha detto giovedì Tibor Navracsics in una conferenza stampa.
Il ministro per lo sviluppo regionale ha affermato che entro la fine dell'anno l'Ungheria sarà in grado di concludere accordi con la Commissione europea e l'Ungheria non perderà i finanziamenti dell'UE.
L'Ungheria, ha aggiunto, aveva soddisfatto i 17 requisiti previsti dalla Commissione europea, ed era in corso un programma prestabilito per modificare la struttura di potere tra il Consiglio giudiziario nazionale e l'Ufficio giudiziario nazionale con una scadenza del 31 marzo.
Navracsics ha affermato che il governo non ha ricevuto la notifica ufficiale della decisione della CE. Tuttavia, i resoconti della stampa che indicavano che la commissione avrebbe potuto sospendere il pagamento del 65% dei finanziamenti per i programmi operativi implicavano che i pagamenti sarebbero stati ritardati piuttosto che le risorse andate perdute.
Un accordo sull'accordo di partnership “sarà raggiunto entro la fine dell'anno”, ha detto. I resoconti della stampa indicano che la CE raccomanderà l'adozione del piano di ripresa dell'Ungheria, ha affermato, aggiungendo che le notizie sulla sua posizione non equivalgono a "nulla di nuovo".
Il ministro ha affermato che ogni passo stipulato nell'ambito della procedura di condizionalità è stato effettuato dal governo in collaborazione con la CE.
Gergely Gulyás, capo dello staff del primo ministro, ha dichiarato alla tavola rotonda che l'Ungheria perderebbe i finanziamenti dell'UE solo se l'accordo di partenariato con la CE non fosse firmato quest'anno.
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Ha affermato che anche se una decisione citata nei comunicati stampa fosse approvata, l'Ungheria riceverà comunque i 7.3 miliardi di euro di finanziamenti a cui ha diritto nel 2023 nel quadro del ciclo finanziario 2021-2027 dell'UE.
Il trasferimento dell'importo sarebbe ritardato solo se il blocco dell'UE sul pagamento dei fondi rimanesse in vigore anche nel 2024, ha affermato.
Gulyás ha affermato che “la decisione della CE indicata nei comunicati stampa si riferisce solo a un cambiamento nella comunicazione”. Ha sostenuto che, sotto la pressione del Parlamento europeo, la Commissione europea avrebbe posto l'accento sul mantenimento del meccanismo di condizionalità piuttosto che sulla firma di accordi, aggiungendo che si trattava di una dimostrazione di rigore per l'Ungheria, ha affermato.
In relazione al piano dell'UE per fornire all'Ucraina 18 miliardi di euro di assistenza, Gulyás ha affermato che "l'Ucraina deve ricevere quel denaro, o sotto forma di finanziamento comune o sotto forma di sostegno individuale da parte degli Stati membri". Rileva tuttavia che non è stata elaborata una proposta sulla sottoscrizione di un prestito comune dell'UE. Gulyás ha detto che l'Ungheria non sosterrà la raccolta di un prestito comune.
Allo stesso tempo, Gulyás ha escluso che l'Ungheria sostenga l'adozione della tassa minima globale, sostenendo che se adottata dall'Europa, danneggerebbe gravemente la competitività del continente rispetto agli Stati Uniti.
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Fonte: MTI
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