L'Ungheria potrebbe aver bisogno di nuovi prestiti per 3.8 miliardi di euro nel 2017
Budapest, 28 dicembre (MTI) – Il fabbisogno finanziario lordo per il 2017 dello Stato ungherese sarà di 7.844 trilioni di fiorini (25.4 miliardi di euro); di questo importo, 1.166 trilioni di fiorini rappresenteranno nuovi prestiti mentre 6.678 trilioni di fiorini saranno necessari per il rinnovo del credito, hanno annunciato mercoledì in una conferenza stampa il ministro dell'Economia Mihály Varga e il CEO dell'Agenzia governativa per la gestione del debito (AKK) György Barcza.
L’anno prossimo scadranno circa 1.7 miliardi di euro di obbligazioni valutarie internazionali, e l’Ungheria dovrà rimborsare un prestito di 600 milioni di euro mentre raggiungeranno la scadenza 39 miliardi di fiorini di obbligazioni valutarie nazionali. Delle obbligazioni in fiorini al dettaglio scadranno 3.695 trilioni di fiorini.
Varga ha detto che il governo prevede di emettere obbligazioni in valuta estera per un valore di 1.2 miliardi di euro, ma l'importo effettivo potrebbe essere inferiore o superiore, in attesa delle opportunità di mercato.
Il ministro ha affermato che questo mese il governo ha riallocato circa 600 miliardi di fiorini dalle riserve di bilancio. Per gli ospedali sono stati stanziati 70 miliardi di fiorini, mentre 48 miliardi sono stati destinati alle prestazioni di fine anno per i pensionati. Il governo ha stanziato 47 miliardi di fiorini per la ricapitalizzazione della Eximbank, ha aggiunto Varga. Ha affermato che le recenti riallocazioni sono state rese possibili da cifre di bilancio favorevoli, aggiungendo che si prevede che il deficit conforme all'ESA per il 2016 sarà pari a circa il 2% del PIL.
Varga ha dichiarato che grazie al contesto favorevole ai profitti l'Ungheria potrà finanziare sul mercato il rimborso del prestito russo per la modernizzazione della centrale nucleare di Paks. Lui ha detto che, se lo vorrà, l'Ungheria potrà approfittare dell'opportunità del rimborso anticipato.
Il ministro ha affermato che l’Ungheria potrebbe continuare a emettere titoli di residenza fino al prossimo marzo, aggiungendo che lo schema nella sua forma attuale inizierà ad essere gradualmente eliminato dopo il primo trimestre.
Fonte: MTI
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