Martedì l'Italia ha riportato 5,249 nuovi casi di coronavirus e 743 nuovi decessi
La pandemia di coronavirus ha causato 6,820 vittime nell'Italia bloccata a partire da martedì con il numero totale cumulativo che ha raggiunto 69,176, secondo i nuovi dati rilasciati dal Dipartimento della Protezione Civile.
Parlando in una conferenza stampa televisiva, il capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli ha dichiarato che l'Italia ha riportato martedì 5,249 nuovi casi di coronavirus e 743 nuovi decessi e che 54,030 persone sono attualmente positive al coronavirus, un mese dopo lo scoppio della pandemia nel nord Italia a febbraio 21.
Inoltre, sono guariti in totale 8,326 pazienti, ha affermato Borrelli che è anche il commissario nazionale responsabile dell'emergenza coronavirus.
I numeri sono aumentati rispetto a un conteggio ufficiale di lunedì sera di 50,418 infezioni attive, 6,077 morti e 7,432 guarigioni.
Borrelli ha anche confermato che l'ex capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso è risultato positivo al virus.
Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità italiano, ha smentito le voci dei media secondo cui il blocco nazionale, che in base all'attuale decreto del governo scade il 3 aprile, potrebbe essere prorogato fino alla fine di luglio. “Assolutamente no”, ha detto Locatelli.
Il governo italiano introduce multe salate per i trasgressori delle regole di blocco
Il governo italiano ha approvato un nuovo decreto che introduce multe da 400 a 3,000 euro (da 430 a 3,228 dollari USA) per le persone colte a violare le regole di blocco anti-coronavirus del governo, ha dichiarato martedì il primo ministro Giuseppe Conte in una conferenza stampa televisiva.
In base alle regole di blocco dell'Italia, le persone non sono autorizzate a lasciare le proprie case se non per acquistare cibo, andare in farmacia, portare a spasso i cani o andare a lavorare se sono impiegate in settori chiave come l'assistenza sanitaria o la produzione alimentare.
Le persone non sono inoltre autorizzate a spostarsi tra i comuni.
Conte ha aggiunto che il nuovo decreto conferisce ai governatori regionali il potere di imporre regole di blocco più rigide, se necessario.
Il presidente del Consiglio ha smentito le voci dei media secondo cui il blocco nazionale sarebbe stato prolungato al 31 luglio e non al 3 aprile come previsto dall'attuale decreto.
L'Italia ha dichiarato il 31 gennaio uno stato di emergenza nazionale di sei mesi a causa dell'epidemia di coronavirus.
Conte ha chiarito che lo stato di emergenza termina quindi il 31 luglio, mentre le misure di lockdown scadono il 3 aprile.
Fonte: Xinhua
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