Jobbik: Il gasdotto che evita l'Ucraina è necessario per l'Ungheria
Budapest, 4 dicembre (MTI) – Le forniture di gas dell'Ungheria dovrebbero essere equilibrate e articolate, il che richiede un gasdotto che aggiri l'Ucraina, ha affermato il partito nazionalista radicale Jobbik.
La Bulgaria si è rifiutata di iniziare i lavori del gasdotto South Stream su pressione dell'Unione europea e degli Stati Uniti, ha dichiarato giovedì in conferenza stampa Lajos Kepli, il deputato del partito. Lui ha detto però che la Russia non ha rinunciato all'idea di esportare gas in Europa, per esempio c'è il progetto di portare un tratto della rete verso la Turchia fino al confine greco, ha detto.
Sarebbe ragionevole costruire le sezioni serba e ungherese come previsto, e il gas potrebbe viaggiare dall'hub attraverso la Macedonia, ha detto.
“Senza il gas russo l’Europa centrale è nei guai”, ha insistito Kepli.
Secondo lui è una “fantasia” l'idea che le forniture mancanti possano essere integrate con gas liquefatto proveniente dagli Stati Uniti, poiché questo sarebbe più costoso e la sua fonte è incerta.
Gli interessi energetici strategici ungheresi richiedono che i gasdotti siano operativi in entrambe le direzioni, ha detto Kepli, rilevando che al momento l'Ungheria non può ricevere gas dalla Croazia.
Jobbik sosterrebbe la versione settentrionale del gasdotto, cioè il gas che arriva in Slovacchia attraverso Bielorussia e Polonia, come soluzione alternativa.
I governi ungheresi devono sostenere fermamente i piani per portare il gas in Ungheria da quante più direzioni possibile ed evitando l’Ucraina. Jobbik invita il governo a fare pressione sull'Unione europea e a rappresentare gli interessi dell'Ungheria su questo tema, ha detto Kepli.
Fonte: http://mtva.hu/hu/hungary-matters
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