Jobbik: il primo ministro Orbán stigmatizza il leader di una comunità religiosa
András Heisler, presidente della Federazione delle comunità ebraiche ungheresi (Mazsihisz), ha rilasciato un comunicato stampa in risposta alle dichiarazioni di Viktor Orbán di ritenere Heisler e Mazsihisz responsabili del fatto che i partiti di opposizione hanno nominato László Bíró di Jobbik come candidato congiunto.
Jobbik ritiene che le dichiarazioni contenute nel comunicato del presidente Heisler siano corrette. È esemplare come Mazsihisz come organizzazione religiosa rispetti le diverse preferenze politiche dei suoi seguaci. László Bíró ha rilasciato dichiarazioni intollerabili in passato, per le quali si è scusato.
Tutti hanno il diritto di accettare o rifiutare queste scuse, i leader dei partiti di opposizione ungheresi l'hanno accettato. Il partito si augura che il signor Presidente abbia ricevuto la Dichiarazione di principi del partito che considera la linea guida per i membri del partito e della comunità. Come hanno esposto in questa dichiarazione, il Partito popolare Jobbik rifiuta qualsiasi ideologia politica di odio e estremismo che sia contraria agli insegnamenti e alla morale cristiana.
D'altra parte, trovano inaccettabile che Viktor Orbán, a causa dei suoi interessi politici meschini ed egoistici, stigmatizzi e capri espiatori il leader di una comunità religiosa, ritenendolo responsabile di un candidato politico la cui campagna è completamente indipendente da lui.
La persecuzione è a un passo da qui. A loro avviso, la subdola ipocrisia del presidente di Fidesz Orbán, nonostante la sua patetica ovvietà, è estremamente pericolosa in quanto mescola la macchinata stigmatizzazione della persona incolpata con il deliberato incitamento all'antisemitismo tra i seguaci dei partiti di governo ungheresi, con un totale sostegno del pubblico e dei media governativi.
Questo è un atto particolarmente spiacevole da parte di un Primo Ministro che abusa costantemente del suo potere; il cui governo conduce una campagna antisemita malcelata con il pretesto di "difendere" l'Ungheria da George Soros e i cui compagni di partito e parlamentari hanno fatto numerosi commenti razzisti e antisemiti negli ultimi anni senza alcuna conseguenza.
Lo hanno fatto nel complice silenzio del Presidente del Consiglio e senza alcuna manifestazione di rimorso o scuse...
Jobbik vuole ricordare al pubblico che Viktor Orbán ha premiato personalità con opinioni apertamente antisemite come Ernő Raffay, Kornél Döbrentei, Zsolt Bayer o Mihály Takaró, per esempio.
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Fonte: Comunicato stampa Jobbik
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