La priorità assoluta di Jobbik nel conflitto USA-Iran: la sicurezza dell'Ungheria
Comunicato stampa – Il Movimento Jobbik per un'Ungheria migliore è preoccupato per lo svolgersi degli eventi in Iraq e Iran dall'attentato americano di Qassim Suleimani. Jobbik ritiene che l'uccisione del leader iraniano possa innescare processi estremamente negativi sia in Medio Oriente che nel mondo.
Troviamo un peccato che la leadership americana abbia recentemente favorito sempre più misure unilaterali rispetto agli accordi diplomatici attraverso i negoziati, afferma il comunicato stampa di Jobbik. L'uccisione di Suleimani è un caso molto serio di questa tendenza, che potrebbe dare il cattivo esempio in termini di risoluzione dei conflitti internazionali in futuro. Jobbik è convinto che la diplomazia avesse una ragione per aver sviluppato la pratica del rispetto dello status protetto dei capi di stato e dei diplomatici, indipendentemente dalle opinioni sulle politiche di particolari stati.
Quindi l'azione dell'amministrazione Trump non è stata solo contro un leader iraniano, ma anche contro i costumi del mondo civile.
I politici di Jobbik ritengono che tali misure possano essere particolarmente rischiose in Medio Oriente, dove il culto del martirio attira già così tante persone e dove l'intervento può incitare sentimenti anti-occidentali e radicalismo politico e religioso in una regione già instabile, che potrebbe anche avere una impatto negativo sulla sicurezza dell'Ungheria all'interno dei confini del nostro Paese.
Conosciamo e comprendiamo le preoccupazioni degli Stati Uniti, ma siamo convinti che un rispetto reciproco per l'accordo sul nucleare iraniano sarebbe stato molto più vantaggioso per gli interessi di tutte le parti. È importante notare che questa situazione non ha solo accresciuto le tensioni in Medio Oriente, ma anche all'interno del sistema di alleanze dell'Europa e degli Stati Uniti, ha affermato Jobbik.
Jobbik è lieto di vedere che la leadership europea degli affari esteri ha reagito bene alla grave situazione, concentrandosi su una soluzione pacifica. Il partito di opposizione ritiene che sia più che mai necessario che gli Stati membri dell'Unione europea sviluppino la loro posizione comune e agiscano all'unisono. Il loro ottimismo è alimentato da una precedente promessa della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la quale ha affermato che la Commissione intendeva assumere una posizione più decisa sulle questioni geopolitiche che interessano l'Europa.
Resta da chiedersi quanto il governo Orbán ostacolerà la necessaria azione comune europea dopo la dichiarazione odierna del primo ministro ungherese, in cui affermava di volere che la posizione europea si avvicini a quella di Stati Uniti e Israele per quanto riguarda la trattamento dell'Iran, è irresponsabile, pericoloso e lontano dai migliori interessi dell'Ungheria e dell'UE.
Al momento, la massima priorità deve essere data alla sicurezza dell'Europa e dell'Ungheria.
Fonte: Movimento Jobbik per un'Ungheria migliore
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