La maggioranza sostiene il governo nella controversia sulla legge sull’istruzione superiore
Budapest, 13 aprile (MTI) – La maggioranza degli ungheresi sostiene il recente emendamento alla legge sull'istruzione superiore e quasi due terzi non vedono la necessità di un referendum al riguardo, secondo un sondaggio pubblicato giovedì dal think tank Századvég Foundation.
La fondazione ha sondato l'opinione degli adulti ungheresi sulla proposta contestata dal governo di modificare la legge sull'istruzione superiore che ha dominato il discorso pubblico la scorsa settimana.
Dall'indagine è emerso che l'86% degli intervistati era a conoscenza delle controversie politiche e delle proteste generate dalla legge.
Circa il 70 per cento si è detto d'accordo con la posizione del governo secondo cui tutte le università straniere che rilasciano titoli di studio in Ungheria dovrebbero osservare le normative ungheresi e dovrebbero avere un campus nel paese in cui hanno sede. Il 22% degli intervistati ha dichiarato di non essere d'accordo con l'emendamento.
Dal sondaggio è inoltre emerso che il 72 per cento dei cittadini non ritiene necessario indire un referendum sui cambiamenti che interessano l'Università dell'Europa Centrale (CEU) e le altre università straniere che operano in Ungheria. Il 24% ritiene che sarebbe importante indire un referendum sulla questione.
L'indagine è stata condotta telefonicamente tra venerdì scorso e martedì scorso su un campione di 1,000 adulti selezionati casualmente.
La nuova legge prevede che le università straniere che operano in Ungheria debbano svolgere attività educative anche nel loro Paese di origine e che venga firmato un contratto intergovernativo per regolamentare le loro operazioni. I critici della legge affermano che il suo scopo era quello di rendere impossibile il funzionamento della CEU, fondata dal finanziere statunitense George Soros.
Fonte: MTI
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