Eurodeputato Gyöngyösi: Il primo anno di guerra della Russia contro l'Ucraina
I pensieri dell'eurodeputato Márton Gyöngyösi (non iscritti) via comunicato stampa:
Esattamente un anno fa, all'alba del 24 febbraio 2022, l'esercito russo attaccava l'Ucraina, dando probabilmente inizio a un nuovo triste capitolo della storia. Oltre alle difficoltà, tuttavia, l'anno ha portato anche soluzioni a diverse domande a cui i paesi europei hanno cercato a lungo di trovare una risposta.
L'ultimo anno ha visto l'Unione Europea, tante volte criticata per i suoi processi lenti e farraginosi e per la sua indecisione derivante dalle opinioni contrastanti degli Stati membri, dimostrare un'unità senza precedenti nel fornire aiuti militari all'Ucraina e liberarsi della dipendenza energetica da Russia. L'Unione europea è chiaramente arrivata sulla scena geopolitica e si è affermata come attore in grado di influenzare il mondo negli affari politici. Le difficoltà hanno unito anche il pubblico dell'UE, creando un discorso comune che non si era mai visto dalla fondazione della comunità.
D'altra parte, non si può ignorare come un particolare governo di uno Stato membro abbia continuato a sabotare il processo: agendo come quinto corpo di Vladimir Putin, Viktor Orbán e il suo regime hanno cercato attivamente di sovvertire l'Europa e indebolire la comunità sin dallo scoppio della guerra.
Ad oggi, non sappiamo come l'UE risolverà la questione di questo evidente tentativo di destabilizzazione, ma la soluzione deve certamente arrivare prima o poi. Se l'Unione europea è ora disposta ad agire e proteggere i sistemi democratici al di fuori dei suoi confini in Ucraina e Moldavia, la nostra comunità deve chiaramente farlo anche all'interno del proprio territorio, soprattutto perché il prossimo periodo sarà sempre più caratterizzato da un'altra grande sfida: come per fermare i leader autocratici che ora sono pronti ad andare oltre la loro solita sovversione silenziosa e usare la violenza per attaccare apertamente altri paesi. L'esempio dell'Ucraina mostra chiaramente dove porta questo tipo di politica.
Il prossimo anno probabilmente metterà a dura prova la forza della democrazia europea e la resilienza dei paesi liberi. Spero che ne usciremo più forti, proprio come abbiamo fatto l'anno scorso.
Disclaimer: l'unica responsabilità per le opinioni dichiarate è dell'autore/i. Tali pareri non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
Leggi ancheEurodeputato Gyöngyösi: la via dell'Ucraina verso l'Europa
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