23 ottobre - I funzionari ungheresi celebrano il 1956 nei paesi vicini
Mercoledì i funzionari del governo ungherese hanno parlato delle commemorazioni della rivoluzione antisovietica del 1956 nei paesi vicini.
L'Europa centrale deve la libertà che ha oggi agli eroi ungheresi del 1956, ha detto a Dunajska Streda, nel sud-ovest della Slovacchia, il segretario di Stato per le comunità etniche ungheresi all'estero.
Gli ungheresi nel 1956 fecero le stesse richieste che avevano fatto prima, nel 1848, Árpád János Potápi raccontò a un raduno di centinaia di persone, inclusi i leader politici della comunità ungherese locale.
Pretesero ciò che la nazione ungherese aveva sempre desiderato: plasmare il proprio destino liberamente, indipendentemente dalle potenze dirigenti, ha detto.
"Sebbene la rivoluzione del 1956 sia stata repressa, è stato comunque il 1956 a portare anche il 1968 e il 1989", ha detto Potápi.
Katalin Novák, segretario di stato del ministero delle risorse umane, ha affermato a Cluj-Napoca (Kolozsvár), nella Romania occidentale, che il 1956 ha fissato standard elevati per la nazione ungherese che, secondo lei, devono essere rispettati più e più volte oggi e anche in futuro .
Szilárd Németh, segretario di Stato del ministero della Difesa, ha affermato a Subotica (Szabadka), nella Vojvodina della Serbia settentrionale, che "l'esempio dei nostri eroi e il loro coraggio ci dicono che se noi, ungheresi, uniamo le forze possiamo realizzare grandi cose insieme" .
"Possiamo solo preservare insieme i valori del nostro passato millenario, la nostra fede cristiana, la cultura nazionale, la lingua madre e l'identità ungherese", ha affermato.
Fonte: MTI
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