Le Open Society Foundations promettono di continuare a lavorare in Ungheria
Budapest, 11 gennaio (MTI) – Le Open Society Foundations intendono continuare a lavorare in Ungheria per rafforzare la democrazia, lo stato di diritto e la giustizia collaborando con le organizzazioni locali, ha detto mercoledì Christopher Stone, presidente dell'organizzazione.
Le fondazioni sostenute dal finanziere americano di origine ungherese George Soros sono impegnate nelle loro attività in Ungheria per creare una società più trasparente e giusta, anche di fronte all’opposizione del governo, ha affermato Stone in una nota.
La dichiarazione arriva dopo che Szilárd Németh, vice leader del partito al potere Fidesz, ha sollevato dubbi sulla legittimità delle ONG in Ungheria. In risposta ad una domanda riguardante le voci secondo cui il governo avrebbe presentato un disegno di legge che obblighi i leader delle ONG a rendere pubbliche le loro dichiarazioni dei redditi, Nemeth ha detto che le “false ONG” dell’”impero Soros” dovrebbero essere frenate ed “eliminate” perché “promuovono Capitalismo globale e correttezza politica” in opposizione ai governi nazionali.
Stone ha affermato che le fondazioni hanno fornito aiuto in una “gamma sorprendentemente ampia” negli ultimi tre decenni. In epoca comunista aiutavano la diffusione dell’informazione prestando fotocopiatrici. Negli anni ’1990 hanno finanziato programmi Internet nelle scuole e donato oltre 3 milioni di dollari per programmi alimentari per gli scolari, oltre a donare macchine ecografiche agli ospedali ungheresi.
Le fondazioni hanno offerto oltre 3,000 borse di studio agli studenti ungheresi, ha detto, aggiungendo che il primo ministro Viktor Orbán era tra questi. Quando nel 2010 il fango rosso si è riversato da un bacino idrico ungherese, rendendo inabitabili diversi villaggi, le fondazioni hanno donato 1 milione di dollari nel 2010 per la rimozione della materia tossica.
Le Open Society Foundations attualmente sostengono oltre 60 ONG ungheresi attive in campi come il giornalismo indipendente, la partecipazione civile e la lotta contro la corruzione e la discriminazione, si legge nella nota.
Commentando le osservazioni di Nemeth, il leader dell’opposizione del Partito socialista Gyula Molnár ha affermato che le azioni del partito al governo contro le ONG sono motivate dalla paura e ha definito il disegno di legge previsto un “passo molto serio” verso lo smantellamento dello stato di diritto. Molnár ha affermato che “la dichiarazione di guerra aperta” contro le organizzazioni civili è “senza precedenti”. Ha chiesto al primo ministro Viktor Orbán di chiarire se lui, come leader di Fidesz, è d’accordo con ciò che ha detto il vice leader del partito.
L'esperto del partito d'opposizione LMP István Ferenczi ha dichiarato in una conferenza stampa che il settore civile è un pilastro della democrazia altrettanto importante quanto quello degli eletti al potere. Un attacco contro il settore civile è un attacco contro la democrazia, ha aggiunto. Il governo ammette la propria inadeguatezza e debolezza quando non può tollerare opinioni opposte e minaccia le persone e le loro organizzazioni, ha affermato. Invece di creare sicurezza, genera paura, ha affermato, aggiungendo che il governo in realtà sta minacciando chiunque segnali problemi.
Mercoledì, in un’intervista alla televisione commerciale ungherese, Nemeth ha affermato che le “false organizzazioni” appartenenti a Soros dovrebbero essere demolite perché sono state deliberatamente create per influenzare la politica ungherese.
“Hanno creato un mondo parallelo con i loro studiosi e reportage … finanziato e organizzato da un miliardario per affrontare questioni politiche” anziché professionali e umanitarie.
Commentando l’immigrazione, ha detto che “le false ONG finanziate da George Soros inducono gli immigrati ad attaccare la politica nazionale, anche se il paese tratta gli immigrati in modo impeccabile: qui i loro alloggi non vengono bruciati e non sono mai stati picchiati”, ha detto Nemeth.
Fonte: MTI
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