Il gabinetto di Orbán cerca di avere voce in capitolo nella scelta del gestore del fondo di sovvenzioni SEE/Norvegia
Budapest, 11 mag. (MTI) – Il governo ungherese insiste per influenzare la gara per il gestore del fondo EEA/Norway Grants per garantire che tutte le ONG beneficino di pari opportunità, il vice segretario di Stato per gli affari internazionali dell'ufficio del primo ministro ha detto giovedì al quotidiano Magyar Idők.
La maggior parte del terzo round di colloqui tra le sovvenzioni SEE/Norvegia, a sostegno di 15 Stati membri dell'Unione europea, e il governo ungherese, previsto per metà maggio, dovrebbe svolgersi senza intoppi, ha affermato Zsigmond Perényi. L'unico punto controverso è la gara per nominare il gestore del fondo, un processo in cui il governo ungherese insiste per avere voce in capitolo. Il gestore del fondo dovrà decidere sulla distribuzione dei fondi più avanti nel processo, ha affermato.
Il governo cerca di raggiungere un accordo sul periodo finanziario 2014-2021, ha affermato Perényi, ma non si sente obbligato ad accettare alcuna offerta. Se i colloqui avranno successo, l'Ungheria riceverà 214.6 milioni di euro nel periodo, con 107.5 milioni di euro provenienti da Norway Grants e 108.9 milioni di euro dall'AEA, un fondo gestito da Norvegia, Liechtenstein e Islanda non membri dell'UE, ha affermato Perényi.
Sospendere le sovvenzioni "sarebbe difficile" per i paesi interessati poiché le pagano in cambio di seri benefici economici all'interno dell'UE, ha affermato.
Reagendo alle recenti osservazioni del primo ministro norvegese sui passi ungheresi e polacchi, Perényi ha affermato che il primo ministro potrebbe essere stato male informato: il governo ungherese non ha intenzione di influenzare la distribuzione dei fondi stessi, ma li considera fondi pubblici e insiste quindi sulla cooperazione nella nomina del proprio manager.
Fonte: MTI/Magyar Idők
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