FOTO: forti venti sradicano alberi e danneggiano le linee elettriche in tutta l'Ungheria
I venti di burrasca che soffiano in tutta l'Ungheria hanno abbattuto alberi, rami spezzati e linee elettriche danneggiate in numerose parti del paese, ha dichiarato lunedì l'autorità nazionale per la gestione dei disastri (OKF).
La maggior parte degli incidenti legati alle tempeste sono stati registrati nella parte occidentale del paese e a Budapest, causando interruzioni nel traffico ferroviario, ha affermato l'OKF.
I cavi elettrici sono stati danneggiati a Sopron, nel nord-ovest dell'Ungheria, dopo che un albero è caduto su un edificio residenziale.
Gli alberi sradicati bloccano anche il traffico su diverse strade principali. Nella contea di Somogy, nel sud-ovest, i venti hanno fatto cadere un albero sui binari della ferrovia.
I vigili del fuoco rispondono costantemente alle richieste di aiuto relative ai danni causati dal vento.
Il Servizio meteorologico nazionale ha emesso un allarme di secondo grado per otto delle 19 contee ungheresi, prevedendo venti di tempesta.
- Leggi anche: Buone notizie: i prezzi del carburante in Ungheria potrebbero scendere sotto la soglia psicologica
Sul viadotto Kőröshegyi è stato imposto un limite di velocità. A Fonyód c'è stata una raffica di 117 km/h, gli alberi venivano sradicati:
Neve su Kékestető, il punto più alto dell'Ungheria (1014 m):
Lampo di domenica sera:
Leggi anche:
- Torna l'inverno in Ungheria con -10 °C e nevischio!
- VIDEO: Trasporto di superficie di Budapest da ristrutturare completamente
Fonte: MTI, Facebook/Időkép
per favore fai una donazione qui
Hot news
FOTO Mozzafiato: i castelli aristocratici da favola dell'Ungheria
Le aziende ungheresi si stanno rafforzando in questo paese dell'Asia centrale
Grandi novità: annunciata la nuova zona residenziale a Budapest
L'Università Széchenyi István mostra i suoi sviluppi ai leader diplomatici stranieri in Ungheria
Sensazionale: Budapest ospita il terzo miglior festival della birra d'Europa!
Il “primo ministro ombra” ungherese: serve un’Europa forte