Papa Francesco ha lasciato Budapest domenica pomeriggio dopo una cerimonia ufficiale di addio, con il suo aereo in decollo da Liszt Ferenc International poco dopo le 6:XNUMX. Il pontefice ha concluso un viaggio apostolico di tre giorni in Ungheria.
È stato salutato dal presidente Katalin Novák, dal vice primo ministro Zsolt Semjén, dai leader della chiesa ungherese e da un centinaio di volontari che sventolavano bandiere dell'Ungheria e del Vaticano. Novák in precedenza ha consegnato un fascio di cannucce di formaggio che aveva preparato personalmente per il papa come regalo di addio, ha scritto MTI.
Papa Francesco mette in guardia sui rischi del 'passaggio dal comunismo al consumismo'
Papa Francesco, nel suo discorso alla Pazmany Peter Catholic University, ha messo in guardia sui rischi del “passaggio dal comunismo al consumismo” in un evento di chiusura della sua visita di tre giorni a Budapest. Incontrando domenica pomeriggio i rappresentanti della vita accademica e culturale presso la Facoltà di Informatica e Bionica dell'ateneo, il pontefice ha sottolineato l'importanza della conoscenza di sé, del riconoscimento dei propri limiti e del controllo della presunzione di autosufficienza. Ha detto che il primo dei due pensieri che voleva lasciare al suo pubblico era "Conosci te stesso", citando la famosa massima del tempio di Delfi. Conoscersi, ha detto il papa, significava che «dobbiamo essere in grado di riconoscere i nostri limiti e, di conseguenza, frenare la presunzione di autosufficienza». Ha detto che “una volta che ci rendiamo conto di essere creature, diventiamo creativi”, aggiungendo che “impariamo a immergerci nel mondo invece di tentare di dominarlo”.
Il secondo pensiero Papa Francesco ha detto di voler partire con i presenti riguardando la verità. Ha citato Gesù che ha detto che “la verità vi farà liberi”. Ha detto che "l'Ungheria ha visto una successione di ideologie che si sono imposte come verità, ma non sono riuscite a concedere la libertà". “Anche oggi il rischio rimane. Penso al passaggio dal comunismo al consumismo. Comune a entrambi questi "ismi" è una falsa nozione di libertà. Il comunismo offriva una "libertà" ristretta, limitata dall'esterno, determinata da qualcun altro. Il consumismo promette una 'libertà' edonistica, conformista, libertina che schiavizza le persone al consumo e agli oggetti materiali”, ha detto il papa.
Diceva che era facile “passare dai limiti imposti al pensiero, come nel comunismo, alla convinzione che non ci sono limiti, come nel consumismo! Passare da una libertà ammiccante a una libertà sfrenata”. Concludendo il suo discorso, Papa Francesco ha espresso l'auspicio che ogni Università “sia sempre un faro di universalità e di libertà, un fecondo laboratorio di umanesimo, un laboratorio di speranza”. “Vi benedico di cuore e vi ringrazio per tutto quello che state facendo. Köszönöm szépen! (Grazie mille!)”, ha detto il pontefice.
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