Il presidente Novák grazia sette imputati nel caso dell'attivista di destra Budahazy
Katalin Novák, presidente dell'Ungheria, ha concesso la grazia a sette dei 17 imputati nel caso dell'attivista di destra György Budaházy e dei suoi complici che erano stati condannati per attività terroristiche e altri crimini più di un decennio fa, l'ufficio del presidente ha detto in una dichiarazione martedì.
Secondo le accuse, Budaházy ha istituito un'organizzazione terroristica chiamata Frecce ungheresi per compiere attacchi contro i legislatori dell'allora alleanza socialista-libero democratico al potere tra il 2007 e il 2009. Budaházy e i suoi complici sono stati anche accusati di aver lanciato molotov contro le case di Politici socialisti e democratici liberi e quartier generale dei loro partiti, nonché cocktail molotov in bar e punti vendita gay, come una biglietteria nel 13° distretto di Budapest.
Nell'estate del 2016, il tribunale municipale di Budapest ha condannato Budaházy a 13 anni di carcere. Dei 17 imputati, 15 sono stati condannati da 5 a 13 anni di carcere ciascuno per attività terroristica.
Questo marzo, nel nuovo processo del caso archiviato nel 2018, il tribunale municipale di Budapest ha condannato Budaházy a 17 anni di carcere, dettagli QUI. Altri cinque complici sono stati condannati a pene detentive superiori a dieci anni e altri a circa cinque anni.
Nella sua dichiarazione, l'ufficio del presidente ha affermato che Novák aveva ricevuto la richiesta di grazia degli imputati a metà dicembre, osservando che "i procedimenti legali sono ancora in corso contro 17 persone dopo 13 anni e il presidente si rammarica che non sia stata ancora emessa alcuna sentenza vincolante del tribunale out” durante questo lungo periodo.
Secondo la dichiarazione, il presidente ha deciso "dopo un'attenta considerazione di separare i casi" degli imputati che sono stati assolti dal tribunale di grado inferiore o quelli i cui atti sono stati giudicati dal tribunale "di minor peso".
Il tempo trascorso in custodia cautelare e i diversi anni di “miseria” hanno causato molte sofferenze alle persone in questione e alle loro famiglie, afferma il comunicato citando Novák, aggiungendo che “nel caso di sette persone ho deciso di concedere la grazia presidenziale”.
Per quanto riguarda le memorie degli altri imputati, il presidente ha detto che “la cosa giusta da parte mia è prendere una decisione una volta che ci sarà una sentenza vincolante, considerata la gravità delle accuse a loro carico”.
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Fonte: MTI
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