I socialisti non sono d'accordo sul tempo di presentazione del quesito referendario
Budapest, 6 luglio (MTI) – I socialisti dell'opposizione si rivolgeranno alla corte per l'annullamento del quesito referendario da parte dell'Ufficio elettorale sulla chiusura dei negozi di domenica, ha detto lunedì all'MTI Tamas Harangozo, vice capogruppo parlamentare del partito.
L'Ufficio elettorale nazionale (NVI) ha deciso di respingere il quesito referendario dei socialisti in quanto era stato presentato "troppo presto", ha affermato il capo dell'ufficio, Ilona Palffy. Le regole del referendum affermano che mentre una questione è all'esame di un tribunale, in questo caso la Kuria, la corte suprema, non è possibile porre un'altra domanda sullo stesso argomento.
Martedì scorso il Kuria ha deciso di respingere un precedente interrogatorio referendario sulla chiusura domenicale dei negozi, quello presentato da Gyula Thurmer, leader del Partito dei Lavoratori. La decisione del Kuria è stata pubblicata nel pomeriggio sul sito web della corte. Palffy ha sostenuto che gli altri due contendenti, Zoltan Lukacs e Zoltan Wodicska dei socialisti, avevano presentato le loro richieste martedì prima che fosse pubblicata la decisione di Kuria sulla domanda precedente.
Zoltan Vajda, attivista e organizzatore del gruppo Facebook 60mila per le pensioni private, ha presentato solo mercoledì la sua relativa domanda. Palffy ha detto che è la domanda di Vajda che ora sarà sottoposta all'approvazione del Comitato elettorale nazionale (NVB).
Harangozo ha affermato lunedì che l'argomento di Palffy è "una violazione delle leggi". Ha affermato che la sentenza del Kuria diventa ufficiale una volta annunciata e non quando viene pubblicata sul sito web della corte. "Tanto di cappello a chiunque cerchi di sostenere il contrario", ha detto.
Foto: konyvtar.elte.hu
Fonte: http://mtva.hu/hu/hungary-matters
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