I migliori vini ungheresi per Pasqua
L'Ungheria è nota per i suoi vini, giustamente, ma la sfida di scegliere la bottiglia perfetta da stappare può rivelarsi scoraggiante anche per gli amanti del vino più esperti. Péter Blazsovszky, sommelier del ristorante stellato Michelin chiamato Babel, ha messo insieme una guida pratica per scegliere i migliori vini da abbinare ai pasti tradizionali ungheresi consumati durante la Pasqua.
Come scrive nel suo articolo, pubblicato su Index.hu, il Venerdì Santo è un giorno di digiuno per i devoti cristiani ungheresi che quel giorno possono consumare solo 3 pasti, di cui uno solo saziante. Non sorprende che anche l'alcol sia vietato. Per i non religiosi, invece, consiglia un piatto di lucioperca o lucioperca del Volga fritti, guarniti con insalata e accompagnati da un po' di pinot grigio (cercate il nome “Szürkebarát”) o Riesling (ungherese come “rizling”).
Anche il pesce gatto con paprika ("harcsapaprikás") è un piatto comune, perfettamente integrato da un bicchiere di Kadarka o Kadarka siller, delle cantine di Szekszárd, Villány o Kunság (una parte della Grande Pianura Ungherese).
Per chi preferisce qualcosa di leggero e fruttato, consiglia una bottiglia di Portugieser, prodotto vicino a Villány. (Se desideri saperne di più sulle regioni vinicole ungheresi, fai clic su QUI.)
Il Sabato Santo è tradizione mangiare prosciutto, rafano e un dolce chiamato kalács (kalach), che normalmente è dolce ma viene preparato con sale per l'occasione, poiché si dice contenga le lacrime di Cristo. Secondo Blazsovszky, qualsiasi bottiglia di Welschriesling (chiamato olaszrizling in ungherese) andrà benissimo, purché provenga dalle cantine situate a nord del lago Balaton.
La domenica di Pasqua, le famiglie ungheresi preparano tipicamente un piatto di stinco d'agnello, che può essere fatto in molti modi, rendendo difficile scegliere un vino da abbinare a ciascuno di loro, ma Blazsovszky offre comunque una soluzione: una bottiglia di Furmint da Tokaj-Hegyalja (lo stesso luogo dove viene coltivato e imbottigliato il famoso Aszú).
E, naturalmente, c'è anche la classica scelta del pinot nero, che può provenire dalle regioni vinicole di Etyek, Pannonhalma o Eger.
Il lunedì di Pasqua è più caratterizzato dalla tradizione di versare acqua sulle ragazze che da qualsiasi piatto in particolare, ma tutto ciò che è fritto nel pangrattato è sempre una scelta popolare, insieme ad alcuni dolci. In questo giorno, viene spesso consumato il famoso liquore ungherese, pálinka, ma se qualcuno preferisce attenersi ai vini, Blazsovszky consiglia di prendere dei fröccs, la miscela tipicamente ungherese di vino e acqua gassata.
Leggi ancheLa guida definitiva ai fröcc ungheresi
Fonte: Indice.hu
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