Il modello della minoranza rumena: conferenza sulla protezione delle minoranze senza la partecipazione delle minoranze
La scorsa settimana si è svolta a Cluj-Napoca/Kolozsvár una bizzarra conferenza, volta a celebrare il 20° anniversario della Convenzione quadro per la protezione dei diritti delle minoranze, organizzata dall'Università Babeș-Bolyai e dal Ministero degli affari esteri rumeno.
Il tema della conferenza è stato presentato come l'interculturalità e la motivazione di una maggiore partecipazione delle minoranze al processo decisionale politico. Tuttavia, i rappresentanti delle minoranze che vivono in Romania. Tuttavia l'UDMR, l'Istituto rumeno per la ricerca sulle minoranze nazionali o qualsiasi altra organizzazione di minoranza ungherese non sono stati invitati a partecipare.
Al convegno ha partecipato anche Gianni Buquiccho, presidente della Commissione di Venezia, che a sorpresa ha elogiato il modello della minoranza rumena, affermando che nella sua esperienza “le autorità rumene prestano molta attenzione al rispetto della Convenzione e delle altre norme applicabili”.
I rappresentanti della comunità ungherese, che non sono stati invitati, ma alcuni di loro sono entrati nella sala conferenze, tra cui András Bethlendi, l'attivista del gruppo a Musai-Muszáj, Tibor Toró, il vicepresidente del Partito popolare ungherese e Balázs Izsák, il presidente del Consiglio nazionale Szekler. András Bethlendi ha chiesto la possibilità di rivolgersi ai partecipanti, ma gli è stato negato.
András Bethlendi ha poi dichiarato alla stampa che avrebbe voluto rivolgere delle domande al Presidente della Commissione di Venezia, in particolare se ritiene che sia ironico che la conferenza sia stata organizzata a Cluj/Kolozsvár, una città dove la segnaletica bilingue non è tollerato e avrebbe anche voluto chiedergli se le raccomandazioni della Convenzione sono obbligatorie e la loro violazione significa violazione di un trattato internazionale.
Bethlendi ha sottolineato di ritenere che Gianni Buquicchio non sia stato informato dei fatti relativi alle minoranze che vivono in Romania, dato che mentre in Romania è stata adottata la legislazione sui diritti delle minoranze, queste non vengono applicate.
Balázs Izsák, il presidente del Consiglio nazionale di Szekler, che avrebbe voluto anch'egli rivolgersi ai partecipanti, ma non gli è stata data la possibilità di farlo, ha anche dichiarato alla stampa che, a suo avviso, la Romania celebra il fatto che continua a violare il Convenzione ormai da 20 anni. Ha affermato che il piano di regionalizzazione del governo rumeno è una delle violazioni più gravi della Convenzione, perché comporterà un cambiamento della composizione etnica delle regioni. "Molto è stato detto in questa conferenza, tranne la realtà."- ha detto Izsák.
Fonte: https://www.facebook.com/mikoimre3szek
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