I pernottamenti turistici in Ungheria crollano del 42% a luglio a causa del coronavirus
Il numero di notti trascorse dai turisti in strutture ricettive commerciali in Ungheria è crollato del 42% su base annua a luglio, ha dichiarato martedì l'Ufficio centrale di statistica (KSH) del paese in una nota.
"Nel luglio 2020, a seguito dell'epidemia di coronavirus, i turisti internazionali hanno speso il 75% e i turisti domestici il 18% in meno di pernottamenti turistici in strutture ricettive commerciali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente", ha affermato il KSH.
"Il numero di pernottamenti in hotel è sceso a quasi un quinto",
mentre "il calo del 57-60% è stato osservato nei campeggi, nelle pensioni e nei complessi di bungalow e un calo del 91% negli ostelli della comunità", ha affermato il KSH, osservando che
Budapest, la capitale, ha registrato la più grande flessione con l'88%.
Nel periodo gennaio-luglio, un totale di 7.8 milioni di pernottamenti turistici sono stati registrati in strutture ricettive commerciali in Ungheria, un calo del 56% su base annua, secondo la dichiarazione.
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Fonte: Xinhua
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