Trócsányi: il referendum in Ungheria è un “campanello d'allarme” per l'Ue
Roma (MTI) – L'imminente referendum sulle quote in Ungheria suonerà come un “campanello d'allarme” per l'Unione europea, che soffre di “mancanza di democrazia”, ha detto il ministro della Giustizia Laszló Trócsányi in un'intervista pubblicata online dal quotidiano italiano La Repubblica venerdì.
Nella sua intervista, Trócsányi ha affermato che la migrazione richiede una discussione “ampia, aperta e democratica” che coinvolga i cittadini dell’UE, ma “troppi politici sono diffidenti” nei confronti di tali dibattiti, a vantaggio degli estremisti.
Il ministro ha definito inaccettabile che sulle questioni migratorie siano “autorità esterne” che “nessuno ha eletto” a prendere decisioni e non i popoli di ciascun paese membro. L’UE, ha sostenuto, non deve cambiare la composizione della popolazione, la cultura o le tradizioni degli Stati membri.
Rispondendo a una domanda, Trócsányi ha affermato che l’Ungheria è orgogliosa della sua appartenenza all’UE ed è “consapevole dei suoi vantaggi”, ma rifiuta “di rinunciare alla sovranità sulla propria identità nazionale”.
Riguardo al referendum di domenica, il ministro ha detto che se alle urne si presenteranno solo 3.8 milioni di persone – e il voto sarà reso nullo dalla bassa affluenza alle urne – “il suo messaggio sarà comunque valido in senso politico”.
L'intervista completa può essere letta in italiano su http://www.repubblica.it/esteri/2016/09/30/news/intervista_la_szlo_tro_csa_nyi-148841883/?ref=HREC1-16
Fonte: MTI
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