Divieto d'ingresso negli Stati Uniti – La Danimarca chiede a Orban informazioni sulle persone implicate
Budapest, 29 ottobre (MTI) – La Coalizione Democratica dell'opposizione ha rivolto un'interrogazione scritta al primo ministro Viktor Orban chiedendogli di rivelare se l'elenco delle persone presumibilmente implicate nel divieto d'ingresso statunitense pubblicato sul quotidiano online in lingua tedesca Pester Lloyd è corretto. ha detto oggi un portavoce del partito.
Secondo un rapporto di Pester Lloyd del 19 ottobre, tra le persone colpite dal divieto d'ingresso negli Stati Uniti figurano il capo dell'ufficio delle imposte Ildiko Vida, il consigliere di Orban Arpad Habony, il capo del think tank Szazadveg Peter Heim, il ministro dello sviluppo Miklos Sesztak, il capo del l'ufficio del primo ministro Janos Lazar e l'ex portavoce del governo Andras Giro-Szasz.
DK ha affermato che non è chiaro se questo elenco sia corretto, ma è sorprendente che "non ci siano informazioni sul fatto che le persone interessate abbiano chiesto una correzione o abbiano portato il documento in tribunale".
Mercoledì pomeriggio il Ministero dello Sviluppo ha dichiarato in una dichiarazione che Sesztak non è stata toccata dal divieto.
"Il Ministero dello Sviluppo Nazionale nega risolutamente questa affermazione falsa, Miklos Sesztak non è interessato dal divieto di ingresso", ha affermato.
Lunedì scorso, alla riunione della commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento, Lazar ha dichiarato che si può escludere il coinvolgimento di membri del governo, segretari di Stato e vicesegretari di Stato.
Mercoledì il presidente, i vicepresidenti e gli alti funzionari dell'Amministrazione fiscale e doganale ungherese (NAV) hanno respinto le accuse di corruzione emerse di recente contro di loro.
È inaccettabile che alcuni considerino osservazioni e suggerimenti privi di fondamento come fatti e li utilizzino per ostacolare il funzionamento dell’ufficio delle imposte e rovinare la morale fiscale, ha affermato l’ufficio in una nota.
In una dichiarazione del 17 ottobre, il rappresentante legale di Habony ha negato che nei confronti del suo cliente fosse in vigore un divieto di ingresso negli Stati Uniti e ha invitato i media che affermavano il contrario a apportare correzioni.
Fonte: http://mtva.hu/hu/hungary-matters
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