Vona raduna Jobbik – Foto
Budapest, 28 gennaio (MTI) – Il leader del partito d'opposizione Jobbik, in un discorso programmatico di sabato, ha promesso di servire gli ungheresi come capo di un partito popolare con il grido di battaglia “Non ci sono governanti né proprietari terrieri, ma l'Ungheria per gli ungheresi”.
Rivolgendosi a circa 2,000 persone, tra cui eurodeputati, diplomatici, membri del partito e membri dell'Új Magyar Gárda e del Movimento di autodifesa ungherese, Vona ha dichiarato che l'Ungheria è divisa da “piccoli giochi politici” e “soffoca” in “uno smog politico”.
L’Ungheria, ha insistito, avrebbe avuto successo se avesse costruito ponti con persone con abitudini, caratteri e visioni del mondo diverse, con l’obiettivo finale di creare libertà e sicurezza opponendosi a “governanti e proprietari terrieri”.
Vona ha detto che il governo di Ferenc Gyurcsány ha messo il paese a disposizione degli stranieri, mentre una cerchia attorno a Viktor Orbán, l'attuale primo ministro, ora determina il destino del paese. Vona, invece, ha affermato di volere un “partito del popolo”.
Ha avvertito che le difficoltà che Jobbik ha dovuto affrontare negli ultimi 14 anni non sono “niente in confronto a ciò che ci si può aspettare nel prossimo anno-un anno e mezzo”. Il leader dello Jobbik ha insistito sul fatto che le forze erano determinate a “decimare completamente” il partito.
Ha detto al suo pubblico che il partito, lungi dall'essersi allontanato ulteriormente dai suoi principi fondatori, in realtà era molto più vicino a loro, dato che ora si sforzava di rappresentare l'intera nazione. Vona ha aggiunto che i termini “sinistra” e “destra” non hanno più valore. Per lui, invece, ogni ungherese era importante.
Vona ha affermato che governare da parte di un partito popolare significa aderire ai principi di “libertà, sicurezza e servizio”. La libertà richiede una politica estera attiva, coraggiosa ma sobria e una politica per le comunità ungheresi all'estero, ha affermato. I compiti includono fermare la migrazione e istituire una guardia di frontiera, ha aggiunto. La sicurezza richiede salari dignitosi, assistenza sanitaria e istruzione. Invece di rubare i fondi per lo sviluppo, occorre creare un sistema di sicurezza sociale giusto, ha affermato.
Gábor Vona, che ha portato il suo partito verso il centro politico, promettendo una “nuova era di riforme”, prima dell'evento ha dovuto affrontare una manifestazione di attivisti appartenenti al fuorilegge Új Magyar Gárda, un gruppo patriottico alleato di Jobbik. Diverse decine di attivisti protestano contro la nuova direzione moderata.
Foto: Balázs Beli
Fonte: MTI
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