La Budapest distrutta in immagini scioccanti
Tutti i ponti sul Danubio e più di 32mila edifici erano stati distrutti durante l'assedio di Budapest.
Durante la seconda guerra mondiale, Budapest era stata distrutta in quantità enorme. La gemma del Danubio era stata bombardata dagli alleati e l'assedio dell'Armata Rossa aveva fatto una terribile distruzione a febbraio. L'assedio della "Seconda città di Stalin" aveva causato la distruzione o il danneggiamento del 27% degli edifici della città; più di 32 mila abitazioni erano state distrutte o danneggiate, inoltre, tutti i ponti sul Danubio erano stati rovinati – ha detto il Múlt-kor, che ha ricordato il terribile stato delle immagini del Fortepan. Il sito szeretlekmagyarorszag.hu ha aggiunto alcune foto della Budapest in rovina.
La via Deák Ferenc che gira verso la piazza Deák Ferenc; la casa Anker nel retro
Piroska Szántó, che all'assedio di Budapest aveva 31 anni, ha ricordato di quei giorni:
'La mattina ero andato in città con corda e piccone per trovare legna tra le rovine; sfortunatamente, gli uomini sono più forti di me e sono stati in grado di raccogliere un intero mucchio di legna finché non è durato. Ma a metà febbraio ce n'era vagamente di più; era inutile arrampicarsi sugli edifici in rovina della Città Interna perché non ce n'erano più. Anche i magazzini del centro città erano stati sfondati e gli ultimi boschi erano stati presi.
Quando raggiunsi la riva del Danubio, c'erano altre 5 donne accanto a me, vestite con abiti laceri. La maggior parte di loro cercava legna perché il fuoco era essenziale: accendeva e dava calore ma anche ci si poteva fare da mangiare. Ma non c'era niente, il Danubio stava diventando grigio davanti a noi. Fissai l'acqua torbida e notai la pozza del Danubio rimasta. Era una costruzione in legno verde; metà era sulla riva, probabilmente a causa dei bombardamenti. Dopo 10 minuti non c'era più la piscina del Danubio, solo lunghi e fitti boschi alle spalle delle donne.'
Più foto QUI.
Basato sull'articolo szeretlekmagyarorszag.hu
Tradotto da Andrea Toth
Fonte: http://www.szeretlekmagyarorszag.hu/
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Commenti
Morale della favola: non unirti a una guerra se non sei disposto a perderla. E quando lo fai, cerca di non lamentarti.
@Araf,
Chi sta piagnucolando?! Era una guerra mondiale che il paese non voleva. Vedi, ora se riporti la tua morale ai tuoi "Stan" ed escludi i tuoi Kafir.
Forse anche il tuo mondo può vivere in una pace migliore.