Il bilancio ungherese per il 2026 affronta rischi significativi per la crescita, il Consiglio segnala l’incertezza globale

In un parere emesso lunedì, il Consiglio fiscale non ha sollevato obiezioni di fondo al progetto di bilancio 2026 del governo, ma ha sottolineato i rischi che incidono sugli obiettivi in un contesto di crescente incertezza economica globale.
Secondo il Consiglio, il PIL del primo trimestre, inferiore alle attese, e le tensioni commerciali globali pongono dei rischi per il raggiungimento dell’obiettivo di crescita economica del 2,5% nel 2025. Le tariffe elevate potrebbero avere un impatto negativo sul settore delle esportazioni ungheresi, mentre l’incertezza delle prospettive potrebbe pesare sull’attività di investimento.
Il Consiglio ha affermato che il continuo aumento dei consumi interni, trainato dall’elevata occupazione, dall’aumento dei salari reali e dalle misure governative che incrementano i redditi netti delle famiglie, attenuerà tali rischi.
Il Consiglio ha affermato che le deviazioni dalle ipotesi macroeconomiche potrebbero innescare una revisione di un precedente accordo sui salari minimi raggiunto tra datori di lavoro, sindacati e governo. Il Consiglio ha riconosciuto l’obiettivo di un deficit di competenza del 3,7% del PIL per il 2026, abbinato a un deficit primario pari a zero, ma ha affermato che il divario dovrebbe comunque essere portato sotto il 3%.
Il Consiglio ha inoltre evidenziato il rischio di minori entrate legate a una performance inferiore al PIL e all’incertezza sui trasferimenti da Bruxelles. Ha aggiunto che le riserve di 50 miliardi di fiorini nel bilancio per le misure governative straordinarie sono inferiori rispetto agli anni precedenti e ha raccomandato di aumentarle.
In una dichiarazione rilasciata lunedì, il Ministero dell’Economia nazionale ha affermato che il governo non vede al momento alcun motivo per rivedere le ipotesi macroeconomiche contenute nella bozza di bilancio, ma potrebbe rivederle in estate. Il governo agirà sulla base della raccomandazione del Consiglio per quanto riguarda le riserve per le misure governative straordinarie e le aumenterà da 50 miliardi di fiorini a 192 miliardi di fiorini, riducendo al contempo le spese complessive dello stesso importo per mantenere invariato l’equilibrio di bilancio.
Il governo presenterà il disegno di legge sul bilancio 2026 ai legislatori il 6 maggio.
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