FM Szijjártó si reca a Mosca per colloqui, saluta il dialogo USA-Russia

Il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha accolto con favore i recenti progressi nei colloqui di pace USA-Russia, sottolineando che il mondo ha compiuto un altro passo verso l’instaurazione della pace in Ucraina L’ultimo sviluppo, un accordo di cessate il fuoco nel Mar Nero che garantisce una navigazione sicura, segna un’importante pietra miliare sulla strada verso un cessate il fuoco completo, ha detto Szijjártó.
“Riconnettere l’agricoltura e l’industria alimentare della Russia al flusso sanguigno del mercato internazionale potrebbe essere una misura che dimostra chiaramente il buon sensoha affermato il ministro” Ha ribadito che l’unica soluzione praticabile alla guerra in Ucraina risiede nei negoziati USA-Russia. “Solo quei colloqui possono aprire la strada alla pace, e speriamo che Bruxelles non ostacoli il successo di queste discussioni.”
Szijjártó ha espresso apprezzamento per gli sforzi di pace del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sottolineando che tali negoziati erano “assolutamente impossibile” prima della sua amministrazione. “Oggi, tuttavia, le discussioni dirette USA-Russia producono l’ulteriore vantaggio che il rischio di un’escalation su larga scala della guerra è stato significativamente ridotto, ha aggiunto”. “Il mondo è diventato oggi un luogo più sicuro e abbiamo fatto un altro passo verso la pace in Ucraina.”
In seguito a questi sviluppi, Szijjártó si è recato a Mosca mercoledì mattina presto per ulteriori colloqui, dove ha affermato che la pace, la sicurezza energetica e la cooperazione economica saranno al centro delle discussioni. “Siamo ormai da tre anni che sosteniamo canali di comunicazione aperti, ha scritto in a Post su Facebook, facendo riferimento all’ultimo accordo USA-Russia sulla sicurezza del Mar Nero.
La sua visita a Mosca arriva anche poco dopo la Governo Usa esteso L’esenzione dell’Ungheria dalle sanzioni contro la Gazprombank russa fino a maggio Szijjártó aveva precedentemente criticato l’ex amministrazione statunitense per il suo approccio alle sanzioni, sostenendo di aver deliberatamente messo la regione in una posizione difficile per quanto riguarda le forniture di gas naturale, Al contrario, ha elogiato l’attuale leadership statunitense per la sua volontà di impegnarsi in discussioni diplomatiche che, a suo avviso, contribuiscono a una maggiore stabilità globale.
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