L’ex presidente ungherese Áder definisce il Parlamento europeo una revoca inutile

Il Parlamento europeo non è necessario nella sua forma attuale, poiché non svolge adeguatamente i suoi compiti, ha detto giovedì l’ex presidente János Áder alla Libera Università Károli di Budapest.

In un colloquio con László Trócsányi, il rettore della Università riformata Károli Gáspár, Áder ha affermato che l’efficacia dell’Unione europea è una questione più importante della sua popolarità. “Le tendenze riguardano l’efficacia del Parlamento europeo nell’adempimento dei suoi compiti, ha affermato.

L'ex presidente János Áder dell'Università di Károli
Foto: MTI

Ad esempio, Áder ha citato una proposta di dichiarazione sul divieto dell’uso dei cianuri nelle miniere presentata al Parlamento europeo dopo che il cianuro si era riversato nell’acqua del fiume Tibisco nel 2000. Il Parlamento europeo aveva adottato la proposta e l’aveva portata alla Commissione europea “ma non è successo nulla dopo la revoca, ha detto.

Alla domanda sulla conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP), Áder ha detto che la conferenza è stata una visita politica del turismo, e non ha portato soluzioni. Ha detto che i paesi del G7 dovrebbero prendere decisioni insieme sulla questione.

Avvertimento del Consiglio d’Europa all’Ungheria riguardo all’occupazione

L’Ungheria ha in atto una serie di programmi di creazione di posti di lavoro volti a integrare le persone che vivono in segregazione o povertà profonda Comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa ha detto nella sua relazione annuale pubblicata mercoledì Secondo il rapporto, i programmi ungheresi miravano ad aumentare il numero di alloggi in affitto di proprietà della comunità attraverso la costruzione o l’ammodernamento, tra gli altri scopi.

Il rapporto afferma che la famiglia media europea ha speso il 19,7 per cento del suo reddito per l’alloggio nel 2023, ma ha aggiunto che il rapporto era del 38,2 per cento nel caso di famiglie al di sotto della soglia di povertà, inoltre, ha detto che il rapporto era particolarmente alto in Grecia (62,4), Danimarca (57), Svezia (48,1), Cechia (46,7), Germania (45,8), Austria (41,6) e Ungheria (41,2).

Per quanto riguarda le misure effettive, il rapporto ha evidenziato l’aumento del salario minimo da parte del governo ungherese del 16% dal 2022 al 2023, aggiungendo che i salari nel settore sanitario erano aumentati del 72% tra il 2019 e il 2022. Il rapporto menziona anche il programma di lavori pubblici dell’Ungheria come volto a proteggere il potere d’acquisto delle famiglie bisognose e delle persone in cerca di lavoro nelle province. Gli autori del rapporto hanno anche menzionato la graduale reintroduzione da parte del governo ungherese delle pensioni del 13° mese tra il 2020 e il 2023, aggiungendo che le pensioni erano aumentate in media di un 14% composito nel 2022 e del 15% nel 2023.

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