Il tribunale del Burgenland dichiara illegale la chiusura della frontiera austro-ungarica

La chiusura del valico di frontiera tra Ágfalva, Ungheria, e Schattendorf, Austria, è stata dichiarata incostituzionale dal Tribunale amministrativo del Burgenland Il comune di Schattendorf ha introdotto la chiusura nel 2023, citando un progetto di zona pedonale, costringendo i pendolari ungheresi a fare una deviazione di 30 chilometri.

Secondo il Telex, lo studio legale internazionale NZP Nagy Legal ha intentato una causa contro il comune, sostenendo che la chiusura violava il diritto dell’UE e i principi costituzionali La corte ha acconsentito, identificando molteplici questioni, tra cui la mancanza di consultazione pubblica, la mancanza di autorità del comune per attuare la chiusura e l’assenza di giustificazione della sicurezza stradale. Invece, si è scoperto che la chiusura prendeva di mira esplicitamente il traffico dei pendolari.

Ulteriori preoccupazioni sono sorte sull’integrità della perizia a sostegno della chiusura L’esperto, secondo quanto riferito un conoscente personale del sindaco di Schattendorf, non disponeva di qualifiche di ingegneria del traffico pertinenti La corte ha ritenuto il parere incoerente e infondato Inoltre, la chiusura è stata criticata per aver violato il principio costituzionale di uguaglianza davanti alla legge Mentre alcuni individui potevano pagare una tassa di 160 euro per diritti eccezionali di attraversamento, la maggior parte delle richieste sono state respinte, anche in caso di lavoro o legami familiari.

La Corte costituzionale austriaca esaminerà ora il caso per determinare se il decreto del comune debba essere annullato. Questa sentenza è vista come un passo significativo verso quella che i critici hanno definito una “modern iron curtain” nella regione.

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