Le nuove tariffe della Russia sulle “nazioni ostili” potrebbero avere un impatto sull’Ungheria

La Russia ha annunciato nuove tariffe punitive sulle importazioni dai paesi che ritiene “unfriendly,” in vigore dal 1° gennaio 2025. queste misure, rivolte principalmente ai prodotti agricoli e alimentari, potrebbero colpire l’Ungheria nonostante il commercio minimo nelle categorie colpite.
Come Report portafoglio, secondo l’agenzia di stampa statale russa TASZSZ, le tariffe aumenteranno in media del 10%, colpendo beni come carne, pesce, verdure, frutta, semi, farina, pasta, salse e bevande. In particolare, i dazi su birra e sidro aumenteranno da 0,10 euro al litro a 1 euro al litro.
Il Cremlino sostiene che la mossa mira a rafforzare le industrie nazionali e contrastare le sanzioni occidentali imposte alla Russia. I paesi etichettati come “unfriendly” includono quelli che sostengono sanzioni e misure politiche contro Mosca. L’Ungheria è in questo elenco da marzo 2022.
Sebbene il volume degli scambi commerciali dell’Ungheria in queste categorie con Mosca sia trascurabile, le tariffe sottolineano la crescente spaccatura economica tra Mosca e le nazioni allineate all’Occidente, evidenziando le implicazioni più ampie delle tensioni geopolitiche.
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