Il quotidiano francese prevede la caduta di Orbán: l’Ungheria è sull’orlo del cambiamento?
Un articolo analitico del quotidiano conservatore francese Le Point offre una nuova prospettiva sulle attuali sfide di Viktor Orbán, affermando che il Primo Ministro ungherese sta attraversando una delle fasi più turbolente della sua carriera politica.
Secondo il articolo, i sondaggi d’opinione, le difficoltà economiche e le sfide di politica interna ed estera stanno tutti contribuendo al forte calo di popolarità di Orbán L’articolo trae i dati da un recente sondaggio di Medián, che mostra che il partito di opposizione Tibisco guidato da Péter Magyar, ha guadagnato un vantaggio significativo su Fidesz.

Opinione pubblica: un cambiamento in atto?
Secondo il Indice(EN), il quotidiano francese ha citato il sondaggio di Medián, che ha mostrato che il partito Tibisco guida già Fidesz di 11 punti percentuali tra gli elettori sicuri del loro voto. Nelle ultime settimane, il sostegno di Fidesz è crollato dal 32% al 27%, un calo significativo. Allo stesso tempo, il partito di opposizione ha consolidato il suo vantaggio, il che potrebbe rappresentare una seria sfida al governo di quattordici anni di Orbán. Il giornale sottolinea che la portata del cambiamento suggerisce sempre più che gli elettori ungheresi sono pronti ad allontanarsi dall’attuale governo.
Il governo di Orban è anche sotto pressione nelle sue relazioni con l’UE Il giornale ipotizza che l’Ungheria potrebbe perdere fino a 1 miliardo di EUR di fondi UE entro la fine dell’anno se non riuscirà ad attuare le riforme richieste da Bruxelles L’articolo precisa che queste riforme riguardano la trasparenza negli appalti pubblici, la lotta alla corruzione e il rispetto delle norme sul conflitto di interessi Il congelamento dei fondi UE, che attualmente si aggirano intorno ai 16 miliardi di EUR, potrebbe mettere l’Ungheria sotto una forte pressione finanziaria.
Il quotidiano francese ha inoltre fatto notare che le scelte politiche degli elettori ungheresi sono attualmente fortemente influenzate dalle difficoltà economiche che devono affrontare nella loro vita quotidiana, a seguito del record di inflazione del 17% nel 2023, le cifre sono scese al 4% nel 2024, contro una media UE del 2,3% La Commissione europea prevede che il debito pubblico dell’Ungheria potrebbe raggiungere il 74,3% del PIL quest’anno, trainato dalla bassa crescita del PIL e da un elevato deficit di bilancio Questi indicatori dipingono un quadro negativo dello stato dell’economia e minano la performance economica del governo.
Una nuova opposizione: Péter Magyar e il Partito Tibisco
Le Point ha un focus speciale su Péter Magyar, il leader del Partito Tibisco, che un tempo era uno stretto alleato di Viktor Orbán ma ora è diventato uno dei suoi principali oppositori politici La strategia di Péter Magyar differisce dai precedenti approcci dell’opposizione: piuttosto che concentrarsi sulle questioni relative allo stato di diritto, sta attirando l’attenzione sul declino del tenore di vita e dei servizi pubblici ungheresi Nel suo discorso al Parlamento europeo, ad esempio, Magyar ha confrontato i salari minimi dell’Ungheria con quelli di altri paesi della regione, evidenziando le debolezze delle politiche economiche del governo.

Lo stato del settore sanitario ungherese emerge come una preoccupazione pressante nell’analisi di Le Point Péter Magyar ha consegnato una critica feroce delle carenze del sistema, evidenziando che un ungherese su tre di età inferiore ai 65 anni deve affrontare sfide significative a causa di un deficit di 40.000 infermieri Gli ospedali spesso mancano di forniture essenziali come disinfettanti e detergenti, sottolineando la condizione critica del settore Inoltre, l’emigrazione di giovani verso Péter Magar ha profonde implicazioni non solo per l’Ungheria ma anche per diversi paesi della regione Tuttavia, le potenziali ripercussioni sociali ed economiche sono particolarmente acute per l’Ungheria.
In risposta a queste sfide, Viktor Orbán potrebbe allontanarsi sempre più dai negoziati con l’Unione Europea e cercare invece alleanze con gli Stati Uniti, in particolare con Donald Trump. Secondo Le Point, questo cambiamento strategico potrebbe guadagnare slancio con l’avvicinarsi delle prossime elezioni generali, guidato sia dalla crescente pressione politica interna che dalla continua incertezza sui finanziamenti dell’UE.
Leggi anche:

