I leader dell’UE rischiano di trascinare l’Europa in guerra, ritiene Fidesz di Orbán
Gli sviluppi delle ultime settimane hanno dimostrato che l’élite dell’Unione Europea sta raddoppiando sfidando la volontà degli elettori, ha detto domenica un eurodeputato Fidesz, al potere in Ungheria, avvertendo che ciò potrebbe avere conseguenze“tragiche” quando si tratta della politica del blocco. sulla guerra in Ucraina.
Csaba Dömötör ha detto alla radio pubblica che l’accordo di coalizione firmato questa settimana dal Partito popolare europeo, dai gruppi socialisti e liberali del Parlamento europeo e adottato giovedì, rafforzando il loro sostegno all’Ucraina, contiene anche “la risoluzione del Parlamento europeo più aggressiva mai esaminata.
Ha detto che la risoluzione chiede agli Stati membri di impegnare lo 0,25 per cento del loro PIL annuale per fornire sostegno militare all’Ucraina, sottolineando che nel caso dell’Ungheria questo ammonterebbe a 200 miliardi di fiorini (483,8 milioni di euro) La risoluzione elenca anche i tipi di armi che gli Stati membri dovrebbero inviare e propone di espandere le sanzioni alla Russia per coprire il gas naturale e l’uranio, ha aggiunto.
Ciò, ha affermato, renderebbe inutilizzabile la centrale nucleare ungherese di Paks e il gas diventerebbe molto più costoso.
Dömötör ha detto che la risoluzione invita anche gli Stati membri a fare pressioni in modo“attivo sull’Ungheria affinché dia in” su questioni legate alla guerra.
Ha detto che il Parlamento europeo vuole continuare la politica dell’amministrazione democratica americana, anche se è stata sconfitta qualche settimana fa”.
L’eurodeputato ha affermato che “, anche se ora si fa un po’ più di riferimento ai colloqui di pace e di pace”, l’appello alla pace era assente nella risoluzione, “e resta lo slogan secondo cui l’Ucraina dovrebbe essere sostenuta per tutto il tempo necessario”.
Intanto, Dömötör la risoluzione chiede inoltre di sostenere l’opposizione russa, aggiungendo che ritiene che il blocco debba invece concentrarsi sulla correzione della propria economia e sulla garanzia della pace.
Ha detto che l’appello della risoluzione per la cooperazione con la Corea del Sud è una reazione alle notizie di truppe nordcoreane dispiegate in Ucraina, definendo una revoca gravemente irresponsabile da parte del Parlamento europeo chiedere una nuova escalation nella situazione attuale.
Notando che la risoluzione non è giuridicamente vincolante, ha affermato che la storia dimostra che le decisioni vincolanti nel blocco tendono ad essere precedute da questo tipo di risoluzioni.
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