L’Autorità ungherese garante della concorrenza multa il distributore illegale di sigarette elettroniche per quasi 190 milioni di fiorini
L’Autorità ungherese garante della concorrenza (GVH) ha inflitto una multa di 189 milioni di fiorini alla società slovacca Airbox per aver dato ai consumatori la falsa impressione che essa distribuisse legalmente sigarette elettroniche e dispositivi elettronici che imitano il fumo sul suo sito web, nonostante il divieto di vendita a distanza in Ungheria Nel corso del procedimento, la GVH ha bloccato anche il sito web della società slovacca L’autorità nazionale garante della concorrenza esorta i consumatori a essere consapevoli che i prodotti del tabacco distribuiti illegalmente ordinati su internet da siti web stranieri possono avere effetti dannosi sulla salute La GVH esorta i consumatori ad esserlo sempre cauto e di acquistare prodotti del tabacco solo da punti vendita autorizzati.
L’Autorità garante della concorrenza ungherese multa il distributore illegale di sigarette elettroniche
All’inizio di febbraio 2024, il GVH ha avviato un procedimento di supervisione della concorrenza contro Airbox sro, poiché ha riscontrato che la società con sede in Slovacchia era impegnata in una pratica di comunicazione probabilmente fuorviante sul suo sito web in lingua ungherese sulla commerciabilità dei suoi prodotti in Ungheria.
Nel corso della procedura, l’autorità ungherese garante della concorrenza ha constatato che tra giugno 2022 e febbraio 2024, la società ha dato l’impressione ai consumatori ungheresi sul proprio sito web di distribuire legalmente sigarette elettroniche e dispositivi elettronici che imitano il fumo In Ungheria, ai sensi della legislazione in vigore, è vietata la commercializzazione di sigarette elettroniche aromatizzate e dispositivi elettronici per fumare ed è vietata anche la vendita a distanza online dei prodotti del tabacco interessati La GVH ha constatato che Airbox aveva praticato pratiche commerciali sleali Il Consiglio della concorrenza della GVH ha inflitto alla società slovacca un’ammenda massima di 189 milioni di HUF.
In seguito all’apertura del procedimento, l’autorità ungherese garante della concorrenza ha immediatamente agito per proteggere i consumatori ungheresi e ha ordinato il blocco dell’accesso ungherese al sito web interessato Il consiglio della concorrenza della GVH può bloccare determinati contenuti digitali (ad esempio siti web) se ciò è necessario per prevenire il rischio di gravi danni in considerazione dell’ampia esposizione dei consumatori I maggiori poteri consentiranno all’autorità nazionale garante della concorrenza di agire in modo più efficace nell’interesse dei consumatori ungheresi.
L’Autorità ungherese garante della concorrenza ha già intrapreso azioni severe contro due società slovacche per aver venduto sigarette elettroniche e prodotti Elf Bar, popolari tra i minori e quindi estremamente pericolosi, sui loro siti web in lingua ungherese Le indagini hanno rivelato che le società avevano indotto in errore i consumatori ungheresi a credere che i loro prodotti potessero essere distribuiti legalmente, e il procedimento in entrambi i casi si è concluso con le multe più alte possibili.
In relazione al caso, la GVH sottolinea ancora una volta che è estremamente importante che i consumatori, soprattutto i bambini e i minori e i loro genitori, siano consapevoli che in Ungheria la vendita dei suddetti prodotti tramite Internet (anche il loro possesso, i) l’acquisto di online è illegale e può quindi portare a conseguenze legali
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