Scandaloso: sostanze chimiche dannose per il feto trovate nell’acqua vicino all’impianto di batterie ungherese

Un solvente NMP dannoso per il feto, utilizzato anche per la produzione di batterie, è stato trovato nel sistema fognario municipale dell’impianto di batterie Samsung a God, ha informato Greenpeace, a seguito di una lettera di risposta della regione di Duna Mentiális Vízm³ Plc. (Acquedotto regionale costiero del Danubio).

L’impianto di batterie Samsung a Göd viola nuovamente le normative

fabbrica Samsung stabilimento ungherese god
Stabilimento Samsung a God, Ungheria Foto: lanterv.hu

A febbraio, l’organizzazione ambientalista ha prelevato campioni di acqua da una grande fuoriuscita di solventi NMP sul terreno vicino all’impianto di batterie Samsung a God. Tuttavia, all’epoca non si sapeva se la fuoriuscita fosse acque reflue comuni o industriali Népszava scrive.

L’analisi di laboratorio dei campioni ha rivelato la presenza di una quantità significativa di solvente NMP, 200 microgrammi per litro, e Pace verde ha presentato una richiesta di dati alle autorità.

Le autorità non hanno inviato una risposta sostanziale fino ad oggi, ma la Duna Menti Regionális Vízm³ Plc. ha inviato a Greenpeace quanto segue

“Il 21 febbraio 2024 si è verificato un blocco nella rete fognaria pubblica di God […], che trasporta le acque reflue sociali della fabbrica di God, causato da inquinanti fognari di origine sconosciuta A seguito del blocco, le acque reflue urbane di origine comunale sono state scaricate presso la ‘rotonda di Bocsa’ a God, che è fuoriuscita anche nell’area del campo adiacente alla rotatoria Non si è verificata alcuna rottura del tubo durante l’incidente in questione.”

impianto batterie Samsung God
L’impianto di batterie Samsung a God Foto: Wikimedia Commons

Simon Gergely, esperto chimico di Greenpeace Ungheria, ha affermato di chiedere all’autorità di indagare su questo caso, intraprendere azioni legali contro l’inquinamento, avviare un’indagine per verificare se questo inquinamento continua e adottare misure immediate per evitare che simili rilasci irregolari si verifichino in futuro.

Greenpeace ha anche lanciato un petizione nazionale. Richiedono quanto segue:

  1. Le autorità dovrebbero adottare misure rigorose ed efficaci per garantire il funzionamento senza inquinamento degli impianti di batterie nel nostro Paese.
  2. Sviluppare una valutazione ambientale strategica che mostri gli impatti ambientali degli impianti dell’industria delle batterie.
  3. Finché queste condizioni non saranno soddisfatte, nel nostro Paese non dovrebbero essere consentite nuove installazioni di batterie, né dovrebbero essere ampliate quelle esistenti.

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Immagine in primo piano: depositphotos.com

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