Trapelato: l’Ungheria può contribuire alla creazione di un fondo per l’acquisto di armi per l’Ucraina con un accordo speciale

Una nuova proposta di compromesso da Bruxelles terrebbe conto della posizione dell’Ungheria secondo cui non fornirà armi all’Ucraina, secondo il piano, i soldi dello Stato ungherese per il nuovo fondo ucraino per l’acquisto di armi verrebbero spesi in armi non letali, ha appreso Politico da un documento ricevuto.
Un affare speciale: aiutare l’Ucraina
In effetti, in base a un ulteriore compromesso sostenuto dalla Germania, l’Ungheria potrebbe non pagare nemmeno i suoi 23 miliardi di fiorini annuali (59,5 milioni di euro) nel fondo. Invece, aiuterebbe direttamente il paese vicino. Quindi, l’importo potrebbe essere detratto dall’obbligo di versare al fondo, Report portafoglio.
Secondo la newsletter di Bruxelles del martedì mattina del quotidiano, al vertice UE di questo giovedì (1° febbraio), i leader degli Stati membri si stanno preparando a raggiungere un accordo sul Fondo per l’Ucraina, sostituendo il Fondo europeo per la pace (EPF) con un importo annuo di 5 miliardi di euro A questo, anche il governo ungherese contribuirebbe con il suddetto accordo speciale.
L’Ungheria aiuta, ma diversamente
La parte ungherese aveva già manifestato la propria disponibilità a farlo in occasione della riunione degli ambasciatori degli Stati membri di mercoledì scorso, motivo per cui è stata preparata la proposta di compromesso, spiega il documento, in questo fondo si dovrebbe versare un importo annuo di 23 miliardi di fiorini, che verrebbero utilizzati per attrezzature non letali in Ucraina.
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Infatti, in base a un ulteriore compromesso propugnato dalla Germania, è addirittura possibile che l’Ungheria non verserebbe quella somma nel fondo, ma assisterebbe direttamente l’Ucraina, questo potrebbe poi essere detratto dall’obbligo di versare nel fondo In questo modo, il governo ungherese potrebbe continuare a sostenere di non fornire armi all’Ucraina, aiutando allo stesso tempo il paese devastato dalla guerra sullo sfondo con attrezzature non letali.
Berlino sostiene il piano
Berlino vuole anche che i suoi contributi in natura“” all’Ucraina siano riconosciuti In sostanza, ciò significherebbe detrarre dai contributi degli Stati membri all’EPF quelle voci che gli Stati membri hanno fornito all’Ucraina bilateralmente Così, non ci sarebbe bisogno di effettuare pagamenti bidirezionali Sulla base di quanto sopra, la sua concessione potrebbe addirittura essere utilizzata dall’Ungheria per assistere l’Ucraina su base bilaterale.
Al vertice UE di giovedì, i leader degli Stati membri decideranno anche su una terza questione più ampia: la revisione intermedia del bilancio 2021-2027 dell’UE. Comprende il pacchetto di 50 miliardi di euro per l’Ucraina in 4 anni e lo strumento per l’acquisto di armi da 5 miliardi di euro per l’Ucraina.

