Il Parlamento ungherese adotta la legge sulla cittadinanza digitale e le norme antidiscriminatorie
Mercoledì il Parlamento ha adottato una legge su un nuovo programma denominato Cittadinanza digitale (DAP) che sarà lanciato nell’autunno del 2024.
Il programma consentirà ai cittadini di condurre le proprie attività, mostrare documenti d’identità e fornire firme elettroniche utilizzando i propri telefoni cellulari. Successivamente, il programma coprirà il pagamento delle bollette dei servizi pubblici.
Dal 1° settembre del prossimo anno, il DAP potrà essere utilizzato per l’identificazione completa, per la presentazione delle domande alle autorità per i certificati o per lo svolgimento delle attività personali più comuni.
La cerchia dei servizi accessibili digitalmente sarà notevolmente ampliata nel 2025 e, in una fase consecutiva, nel 2026.
Il DAP è un’applicazione basata su cloud e opzionale per i cittadini, ma rimarrebbero in vigore anche metodi convenzionali più vecchi per l’utilizzo dei servizi.
Lo schema è stato sviluppato in linea con il nuovo quadro normativo dell’UE in materia di identificazione elettronica, autenticazione e servizi fiduciari (eIDAS).
La legge è stata approvata con 113 voti favorevoli, 37 contrari e 13 astensioni.
Mercoledì i legislatori hanno adottato norme antidiscriminatorie nell’istruzione pubblica La legge approvata con 143 voti favorevoli, 6 contrari e 12 astensioni entrerà in vigore nel gennaio del prossimo anno.
In linea con la legge, il sostegno al bilancio centrale per il gestore delle scuole primarie potrebbe essere ridotto del 10% se non riescono a offrire istruzione agli studenti svantaggiati a livello regolamentato dalla legge.
Il segretario di Stato del Ministero dell’Interno Bence Retvari ha affermato durante il dibattito sulla legge che le sanzioni contro le scuole che non si sono conformate non sono state “conformia sufficientemente risolute, come sottolineato anche dall’Unione Europea.
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