Gli eurodeputati ungheresi intervengono al dibattito del Parlamento europeo sulle proposte di modifica dei trattati dell’UE

László Trócsányi, eurodeputato del governo Fidesz, si è espresso contro la riduzione dei poteri degli Stati membri di piccole e medie dimensioni, mentre l’eurodeputato dell’opposizione Katalin Cseh ha sostenuto le modifiche ai trattati dell’UE per consentire un processo decisionale più rapido, martedì a Strasburgo.
I due eurodeputati ungheresi sono intervenuti in occasione della sessione plenaria del Parlamento europeo su proposte di modifica dei trattati dell’UE.
Nel corso del dibattito, Maros Sefcovic, vicepresidente della CE per le relazioni interistituzionali, ha sottolineato l’ulteriore allargamento come la prossima grande priorità politica per l’Unione europea, chiedendo una valutazione delle riforme necessarie affinché l’UE possa prepararsi per il prossimo allargamento.
Nel suo discorso, Trócsányi ha affermato che la maggior parte delle proposte “ amplierebbero i poteri delle istituzioni europee, soprattutto quello del Parlamento europeo, frenando al contempo i poteri degli Stati membri di piccole e medie dimensioni”. Ha affermato che la ferma posizione dell’Ungheria è che l’integrazione europea potrebbe avere successo solo se il blocco agisse “con l’autorizzazione e la revoca del controllo di ogni Stato membro, e non viceversa.
“I cittadini degli Stati membri vogliono Stati forti e un’Europa forte Riducendo i poteri degli Stati membri, alla fine indeboliremo anche l’Europa, hanno detto l’eurodeputato di” Fidesz e Trócsányi.
Katalin Cseh, eurodeputata di Momento, ha chiesto un’azione a livello comunitario per affrontare le sfide attuali.
Ha sostenuto la modifica delle disposizioni pertinenti dei trattati dell’UE, affermando che ciò consentirebbe alla comunità di prendere decisioni più rapidamente con finanziamenti adeguati dalle proprie entrate e di agire come un blocco unito sulle questioni climatiche.
“L’estrema destra che sostiene la sovranità nazionale vuole un’Europa debole dove i cittadini non abbiano voce in capitolo nel processo decisionale Non vogliamo un’Europa del genere, ha detto il” Cseh.
Come abbiamo scritto in precedenza, i più grandi partiti ungheresi di opposizione di sinistra si sono rivoltati l’uno contro l’altro: ‘cultura della menzogna’, dettagli QUI.

