I risultati di László Almásy stanno rinascendo in Egitto

Di Maydaa Abo El-Nadar

Nella capitale egiziana, Il Cairo, presso la Società Geografica Egiziana, l’Ambasciata Ungherese insieme al Centro Culturale Ungherese Liszt rilanciato il percorso di successo di László Almásy in Egitto e Africa. Durante questo, la consigliera culturale ungherese Kornélia Böröczky ha affermato che l’evento è uno degli eventi che si tengono, non solo in Egitto ma anche in tutto il mondo, per diffondere la ricca cultura ungherese e per celebrare i risultati degli ungheresi. Dopo la celebrazione menzionata, ne è avvenuta un’altra nella città turistica di Hurghada, in Egitto, in occasione dell’inno nazionale ungherese del 200th anniversario.  

 Chi era László Almásy?

Nato il 22 agosto 1892, discendente dalla nobile famiglia Almásy La sua nascita avvenne a Borostyánkő, nel castello di famiglia Nipote di Ede Almásy, membro fondatore della Società Geografica Ungherese (1872) Figlio di Ilona Pittoni e György Almásy che fu ricercatore sull’Asia Incontra László Adolf Ede Almásy.

I suoi anni di studio in Inghilterra Eastbourne-furono di grande beneficio a suo favore, da un lato, conobbe la cultura anglosassone e lo stile di vita britannico, inoltre ottenne una grande padronanza della lingua inglese, dall’altro, grazie ai libri dell’esploratore britannico-africano Selous, László Almásy si interessò al continente africano L’atteggiamento e la mentalità che acquisì sulla terra inglese, fecero sì che sia gli inglesi che gli egiziani riponessero fiducia in lui e lo aiutassero finanziariamente come esploratore del deserto.

Il suo viaggio ricco di conquiste in Africa, tra cui Libia ed Egitto:  

Un giorno prima del suo compleanno nel 1931 e insieme al suo amico Nándor Zichy, Almásy decollò per il suo primo viaggio di scoperta in aereo Un anno dopo (1932), il primo maggio, il suo primo risultato degno di nota fu la scoperta dell’Oasi di Zarzura. Nel deserto libico, la spedizione mappò i restanti siti sconosciuti. Nel 1934 e nel 1935 mappò l’illimitato deserto chiamato Grande Mare di Sabbia situato nel Nord Africa. Numerose furono le sue scoperte, tra cui la scoperta di antichi animali e incisioni umane in grotte di arenaria e la messa in luce della Grotta del Nuotatore nel deserto.

Almasy
Fonte: Cortesia del Consigliere Culturale Ungherese Kornélia Böröczky

Uno dei suoi risultati significativi è la segnalazione dell’esistenza di una tribù berbera chiamata Ungheresi su un’isola, nel fiume Nilo, vicino al Vadi Halfa, fu il primo a denunciarlo Il gruppo etnico si fa chiamare Magyarab e discendono da prigionieri di guerra e soldati nell’esercito del sultano Solimano I.

In terra egiziana, ha anche contribuito a creare l’aviazione sportiva, dopo aver dato vita all’Aero Club del Cairo, inoltre, si è assicurato commissioni per l’Istituto cartografico del Cairo.

Sostenuto dal re d’Egitto Faruk, diresse gli sforzi per istituire un istituto di ricerca nel deserto; tuttavia, non fu in grado di esserne il direttore, si spense il 22 marzo 1951 È scritto in arabo come ”Padre della Sand” sulla sua lapide e in tedesco ” Pilot, Sahara Explorer, Scopritore dell’Oasi di Zarzura”.

Da ricordare che l’aeroporto della Royal Air Force di Heliopolis fu successivamente chiamato Almasay in onore di László Almásy, e poi portò il nome di aeroporto della Royal Air Force di Almaza, durante la seconda guerra mondiale. Attualmente è conosciuto come aeroporto dell’aeronautica egiziana di Almaza, inoltre, al Cairo c’è un’area chiamata Almaza.

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