L’industria della ristorazione ungherese si trova ad affrontare un altro anno di incertezza

Un anno fa, l’industria della ristorazione ungherese nella regione occidentale ha affrontato una tendenza inquietante: messaggi di addio L’ondata di chiusure si è estesa fino all’anno successivo, sollevando dubbi sulla possibilità di riapertura.
Il declino culinario di Sopron
L’impatto gastronomico di Gysr
Questa ondata di chiusure ha interessato anche Gy Gyr e dintorni In particolare, l’Arrabona Food Bar ha visto le sue porte chiudersi, scatenando un’ondata di sostegno da parte della comunità Lo stabilimento era famoso per i suoi panini ai funghi, e la ricetta, nota come “real arabonas,” ha guadagnato popolarità anche dopo la chiusura del ristorante Tuttavia, non si trattava solo di Arrabona Food Bar; altre chiusure degne di nota come Benedetto Confectionery a Gy ther, dopo aver servito i clienti per 37 anni, hanno segnato la fine di un’era La chiusura di questi luoghi iconici ha interessato non solo la scena gastronomica locale ma anche i legami sentimentali che la gente aveva con questi stabilimenti, per il momento l’ottimismo è l’unico motore trainante per le imprese.
La sfida della riapertura
Dopo l’ondata di chiusura iniziale di gennaio, la regione non ha assistito alla chiusura di altre attività vecchie e ben note. Tuttavia, le nuove aperture da parte di vecchi proprietari o inquilini sono state scarse. Lo schema generale era quello di vedere nuovi inquilini subentrare nel 2023. Pizzerie e bar gastronomici alla moda hanno sostituito alcuni vecchi ristoranti, ma il loro successo a lungo termine rimane incerto. Il ristorante Erzsébet Liget a Gytr, inizialmente in chiusura temporanea, si è trasformato in una panetteria e ristorante senza glutine sotto un nuovo inquilino. Il viaggio è stato impegnativo per molti, ma gli imprenditori continuano ad adattarsi al panorama in evoluzione dei ristoranti. Csaba Horváth, esperta di gastronomia, ritiene che gli imprenditori stiano lavorando duramente per trarre il meglio dalla situazione. Tuttavia, oggi nessuno è dove si trovavano prima della situazione crisi.
Questo è il momento in cui tutti ci pensano due volte a ciò per cui spendono i propri soldi. […] Abbiamo concluso che dobbiamo ridurre l’offerta, tagliare il personale adesso e cercare di superare un’altra stagione dalla primavera all’autunno.
commentato Horváth.
“Questo è il momento in cui tutti ci pensano due volte a ciò per cui spendono i loro soldi. […] Abbiamo concluso che dobbiamo ridurre l’offerta, tagliare il personale adesso e cercare di superare un’altra stagione dalla primavera all’autunno, ha commentato la” Horváth.

