L’eurodeputato Gyöngyösi: Nuovo capitolo nel conflitto israelo-palestinese, cos’altro verrà?

Contenuti sponsorizzati

L’eurodeputato ungherese Márton Gyöngyösi (deputato non iscritto al Parlamento europeo) ha pubblicato un comunicato stampa sulla guerra israelo-palestinese: 

Non ci sono scuse per la sparatoria di massa di civili disarmati o il rapimento di donne e bambini Periodo Non c’è situazione politica, nessuna lamentela secolare che possa giustificare questo Ciò che Hamas sta facendo da sabato è terrorismo totale: barbaro e intollerabile.

In queste ore dobbiamo chiaramente sostenere Israele, il popolo israeliano e le vittime dell’atto terroristico di Hamas. Vorrei esprimere le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e spero che le persone prese in ostaggio dai terroristi tornino presto a casa sicure.

Dopo le prime parole di compassione e di sostegno al popolo israeliano, tuttavia, dobbiamo anche ricordare che gli eventi attuali fanno parte di un conflitto decennale. 

Entrambe le parti hanno le loro lamentele ed entrambe le parti hanno anche i loro difetti. Ci sono sempre stati politici da entrambe le parti che hanno tratto profitto da decenni conflitto tra il popolo di Israele e la Palestina.

In effetti, difficilmente si vede alcuna leadership dalla parte palestinese che sarebbe interessata a un vero processo di pace o che sarebbe in grado di condurlo Il corrotto Fatah che trae profitto lucrativo dall’attuale sistema non è adatto a questo scopo (non menzionare Hamas che è pronto a usare metodi terroristici affinché il mondo intero possa vederli in questo momento) Quindi, i leader palestinesi hanno la loro parte di responsabilità per la situazione in cui si è trovata l’autorità palestinese nel corso dei decenni.

D’altra parte, è anche vero che Israele, in quanto unica democrazia della regione e grande potenza militare, ha rimandato le decisioni che potrebbero costituire la base per una soluzione a lungo termine Oggi, il rapporto con i palestinesi può diventare una carta nazionalistica efficiente come sempre nelle campagne elettorali israeliane, e i successivi governi israeliani non sono stati realmente in grado di rompere con l’idea che la questione palestinese sia una questione di recinzioni, muri, forza militare e operazioni di intelligence, nonostante il fatto che Israele ha molti cittadini arabi che sono stati in grado di integrarsi nella società israeliana. 

La riduzione della questione palestinese a nient’altro che una questione di sicurezza nazionale funge da focolaio per la costante radicalizzazione della gioventù palestinese.

Possiamo solo sperare che un giorno entrambe le parti avranno la saggezza e il senso di responsabilità di porre fine a questo conflitto in modo che persone innocenti non debbano più soffrire a causa delle decisioni politiche prese da leader irresponsabili Sono convinto che la maggior parte del popolo israeliano e palestinese desidera la stessa cosa: vivere nelle proprie case in pace.

Disclaimer: l’unica responsabilità per le opinioni dichiarate spetta all’autore (s) Queste opinioni non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.

  • Leggi anche: L’eurodeputato Gyngyosi ha accettato nella famiglia del partito ECPM VIDEO 

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *