Sono uscito il“I e orgogliosa”-3a Pride Parade a Pécs

1.000 agenti di polizia, 600 partecipanti, 50 strade chiuse in città 000 alla 3a Pride Parade all’insegna del motto “Sabato a Pécs si è svolta Open, Free, Happy” organizzata da Diverse Youth Network. L’evento è stato il culmine del festival Freedom of My Identity Human Rights. È l’unica parata LGBTQ+ che si svolge al di fuori di Budapest in Ungheria.
Decorate con slogan pro-LGBTQ+, le auto hanno guidato la marcia al ritmo di canzoni pop popolari seguite da folle entusiaste di persone. La sfilata è iniziata alle 14:00 da Tettye Square ed è arrivata al culmine su Square 48. A causa delle cattive condizioni meteorologiche, solo 500 persone hanno preso parte all’evento, nonostante gli organizzatori se ne aspettassero migliaia. Tuttavia, la marcia è stata comunque definita un successo. “Shade non ha mai reso nessuno meno gay”, “Break free” e “Love is equal” erano solo alcune delle frasi incise sugli striscioni durante la sfilata.
L’ambasciatore olandese ha avviato un ciclo di discorsi di sostegno Ungheria Désirée Bonis che ha sottolineato che “la triste verità è che in tutta l’Ungheria, anche a Pécs, le persone LGBTQ+ e i valori che rappresentano rimangono sotto attacco Stiamo assistendo a una resistenza alla parità di diritti delle persone LGBTQ+ e all’uguaglianza di genere. Ecco perché negli ultimi anni, il Commissione europea ha abbandonato diverse politiche ungheresi anti-LGBTQ+ davanti alla Corte di Giustizia Europea”.
L’attivista per i diritti degli studenti Lili Pankotai ha sottolineato il problema del sistema attuale da cui derivano tutte queste privazioni dei diritti” Fondatore di “Szabad szívekért mozgalom” (“Movimento per cuori liberi”), che sostiene LGBTQ+ adolescenti, Mónika Molnár ha letto una lettera di denuncia sull’odio contro le persone queer in cui la domanda che risalta è
“Perché le persone mettono così tanta energia nell’odiare gli altri da non avere più energia per la propria felicità?”
L’ultimo relatore ed ex allievo di Pécs L’Università, Mithil Barath, ha espresso la sua gratitudine alla città che “ gli ha dato il coraggio di uscire allo scoperto e orgogliosamente”.
STATI UNITI durante l’evento era presente anche l’ambasciatore in Ungheria David Pressman, che ha visitato cattolici e musulmani ungheresi per mostrare il suo sostegno alla libertà religiosa e ai diritti fondamentali.
Proprio come altre volte, la contromanifestazione sotto il nome di “Centinaia di migliaia contro Pécs Pride” organizzata da Mi Hazánk si è svolto in contemporanea L’evento Facebook ha cercato di incoraggiare gli utenti a prendervi parte con le parole: “Unisciti a noi se vuoi proteggere i tuoi figli, la tua famiglia e i tuoi valori tradizionali” Contrariamente al nome dell’evento, solo circa 10 persone si sono presentate per esprimere la loro insoddisfazione.
In sintesi, la terza celebrazione annuale del Pride a Pécs ha mostrato sostegno ai diritti LGBTQ+ che sono costantemente sotto attacco in Ungheria L’evento ha messo in luce il coraggio della comunità e dei loro alleati.
Autore: Martyna Rejczak

