La Commissione europea deferisce l’Ungheria alla corte

Venerdì la Commissione europea ha annunciato che è stata presa la decisione di deferire l’Ungheria alla Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) in merito alle norme che introducono prezzi fissi per i materiali da costruzione, pesanti penalità per il mancato rispetto di questi prezzi fissi e produzione obblighi per i materiali da costruzione e le materie prime per il settore edile.

La CE ha affermato che queste misure nazionali non rispettano la libertà di stabilimento e che la misura che stabilisce prezzi fissi e penalità non è stata notificata ai sensi della Direttiva UE sulla trasparenza del mercato unico, in base alla quale gli Stati membri hanno l’obbligo di notificare i progetti di regolamenti tecnici.

Secondo il comunicato, le misure nazionali introducono prezzi fissi per materiali specifici da costruzione, come sabbia, ghiaia e cemento, e un obbligo per le imprese di mantenere i livelli di produzione anche se economicamente non sostenibili, ha aggiunto che tali misure non apparivano giustificate o proporzionate.

La CE ha inizialmente inviato una lettera di costituzione in mora nell’aprile 2022 seguita da un parere motivato nel gennaio 2023. come il Commissione ritenendo che l’Ungheria violi ancora le norme dell’UE, ha deciso di deferire il caso alla CGUE.

Abbiamo scritto QUI sul settore delle costruzioni in calo in Ungheria In QUESTO articolo si può leggere di una nuova superstrada che collega Gy ther con la perla barocca del Transdanubio.

Immagine in primo piano: Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea

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