Lidl sotto inchiesta in Ungheria

L’Autorità per la concorrenza economica (GVH) ha avviato un’indagine contro Lidl in Ungheria. Sospettano che Lidl abbia affermato in modo fuorviante nelle sue campagne pubblicitarie di essere la catena di alimentari più economica del paese.
Lidl è davvero la catena di alimentari più economica?
Dal 13 febbraio in poi, Lidl pubblicizza le sue offerte in maniera presumibilmente fuorviante, sostenendo che si tratta della catena più economica sul mercato interno, tuttavia, potrebbe non essere così Gli esperti di GVH stanno ora indagando se queste affermazioni siano fondate Dal primo luglio, il price monitor gestito da GVH mostra esattamente quali catene di vendita al dettaglio offrono i prezzi più favorevoli in ciascuna categoria di prodotto in un dato giorno.
Secondo il GVH, il sondaggio effettuata da Pénzcentrum ha indicato nella comunicazione commerciale che probabilmente non è idonea alla verifica oggettiva, fattuale, della pretesa di leadership di mercato dell’impresa oggetto della procedura Di conseguenza, l’autorità nazionale garante della concorrenza ha avviato una procedura di vigilanza della concorrenza nei confronti di Lidl Ungheria a causa della presunta violazione del divieto di pratiche commerciali sleali nei confronti dei consumatori.
Lidl ha risposto alle accuse
Rispondendo all’annuncio della GVH, Lidl Ungheria ha sottolineato di collaborare con l’autorità a tutti gli effetti e di fornire integralmente le informazioni richieste relative all’argomento, L’azienda ha spiegato di aver basato la propria campagna pubblicitaria su una ricerca congiunta di pénezcentrum.hu e dell’Università di Debrecen.
Nel corso dell’indagine durata 2 mesi sono stati intervistati più di 17.000 consumatori, classificando le catene di negozi in base ai prezzi più favorevoli offerti senza specificare le categorie di prodotti.
Secondo il punto di vista dell’azienda, essa ha informato i consumatori in conformità con la legge sia sul ricerca condotta indipendentemente da Lidl e sulla natura dell’affermazione pubblicitaria, la società ha detto a MTI.
Procedura di indagine di tre mesi in corso
L’avvio della procedura di vigilanza sulla concorrenza non significa che la società abbia commesso la violazione La procedura è volta a chiarire i fatti e, con ciò, a provare la presunta violazione La durata della procedura è di tre mesi, prorogabili due volte, ogni volta per un massimo di due mesi, in casi giustificati.

