La competitività dell’Ungheria migliora, supera il Gruppo Visegrád

La competitività dell’Ungheria è salita a 17 tra i paesi dell’Unione Europea, rispetto alla media dei membri del Gruppo Visegrád, ha detto martedì Ákos Szalai della Banca Nazionale d’Ungheria (NBH) in una conferenza stampa, presentando il Rapporto sulla Competitività 2022 della NBH.
Il rapporto utilizza 160 indicatori per ottenere un’immagine completa e obiettiva della competitività dell’Ungheria, ha affermato Szalai. Il rapporto si basa principalmente sui dati del 2021, ha osservato.
Allo stesso tempo, NBH ha affermato che il passaggio a un modello di crescita basato su fattori di qualità sostenibili da uno fondato sulla quantità richiederà un’inversione di tendenza della“competitività.
L’Ungheria è in vantaggio rispetto alla media dell’Unione Europea in una serie di indicatori quantitativi, ma ha affermato che il paese ha molto margine di miglioramento in termini di indicatori di qualità. Mentre il mercato del lavoro locale è vicino alla piena occupazione, i calibri della produttività del lavoro sono bassi nel confronto con l’UE e, sebbene il tasso di investimento sia elevato, la quota di investimenti in software o comunicazioni è bassa. L’elevata complessità delle esportazioni indica un settore di esportazione competitivo, ma il valore aggiunto di questi prodotti è basso, ha affermato la NBH.
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La NBH ha affermato che il passaggio a un modello di crescita guidato dalla conoscenza e dalla tecnologia può essere sostenibile solo se il cambiamento è accompagnato da un’ampia espansione della digitalizzazione e da una rivoluzione verde, ha osservato che mentre l’infrastruttura digitale ungherese è competitiva nel confronto internazionale, per potenziarne l’uso da livelli relativamente bassi è necessario un miglioramento delle competenze degli utenti, una maggiore digitalizzazione delle imprese e una riforma dei dati sostenuta dallo Stato, ha aggiunto che il tasso di energia rinnovabile utilizzata per l’economia ungherese ad alta intensità energetica è solo del 14%, e in aumento a un ritmo inferiore alla media dell’UE.
La NBH ha definito la competitività del capitale umano l’“aegis” della convergenza con un equilibrio sostenibile, rilevando che la produttività in Ungheria è aumentata al massimo grado nell’UE dal 2011, sostenuta in gran parte dai sussidi familiari. Ha evidenziato la necessità di rafforzare il moderno trasferimento di competenze per il futuro mercato del lavoro nelle scuole primarie e secondarie, migliorando al tempo stesso il numero e la qualità del personale nelle università e apportando continui miglioramenti all’istruzione degli adulti.

