L’Ungheria mantiene aperta l’ambasciata di Kiev

L’Ungheria tiene aperta la sua ambasciata a Kiev, ha detto lunedì il ministro degli Esteri Péter Szijjártó prima di partire per un incontro con i suoi omologhi dell’Unione europea a Lussemburgo.
La riunione del Consiglio Affari Esteri si concentrerà sulla guerra in Ucraina, ha detto Szijjártó, aggiungendo che gli sviluppi delle ultime settimane hanno puntato verso l’escalation piuttosto che verso la pace. “Ci sono state diverse decisioni ed eventi che hanno spinto la guerra verso la brutalità e l’escalation, ha detto”.
“Noi ungheresi vogliamo la pace e invitiamo tutti sulla scena politica internazionale ad astenersi dal prendere decisioni che portino all’escalation e a spostare finalmente l’attenzione sul raggiungimento della pace, ha affermato” Szijjártó.
Ha aggiunto, tuttavia, che questa è ancora una via d’uscita, sottolineando che il centro di Kiev è stato nuovamente bombardato lunedì mattina.
Szijjártó ha detto di essersi consultato telefonicamente con István Ijgyártó, ambasciatore dell’Ungheria in Ucraina, il quale ha detto che nelle prime ore si sono sentite quattro esplosioni nella capitale.
L’ambasciatore e tutti i membri dello staff dell’ambasciata sono al sicuro, ha detto Szijjártó, aggiungendo che l’edificio dell’ambasciata non è stato colpito. Il servizio di telefonia mobile e l’elettricità a volte vengono interrotti per alcune ore, ma le condizioni per gestire l’ambasciata sono sostanzialmente in vigore, quindi è stata presa la decisione di mantenere aperta l’ambasciata, ha detto il ministro.
“Se qualche cittadino ungherese si mette nei guai a Kiev, lo aiuteremo, ha detto” Szijjártó, aggiungendo che l’ambasciata si è procurata l’attrezzatura tecnica necessaria per rimanere aperta. Ha anche fatto scorta di cibo e procurato letti portatili nel caso in cui dovesse fornire alloggio alle persone in difficoltà, ha detto.
Szijjártó ha detto di aver chiesto all’ambasciatore di informarlo immediatamente di eventuali cambiamenti“drammatici nelle circostanze” in modo che le decisioni riguardanti l’ambasciata possano essere modificate nell’interesse dell’ambasciatore e della sicurezza del personale.


